Anaima conivolta in un progetto finalizzato alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente al Lago di Brignano
I ragazzi dell’Anaima, sono coinvolti in un progetto finalizzato alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, in particolare del lago di Brignano, località salernitana, nota per le acque del fiume Grancano che scendono in città sfociando nell’Irno e conosciuta soprattutto, per le manifatture D’Agostino. Infatti dove oggi sorge qualche palazzo, è possibile osservare ancora la cava, utile all’approvvigionamento dell’argilla.
L’ingrediente principale del progetto è l’inclusione. Parteciperanno anche gli immigrati ospiti del centro di accoglienza guidati da Don Rosario e Legambiente Valle dell’Irno. Martedì 22 maggio a patire dalla mattina, tutti insieme come la danza di Matisse, saranno uniti dallo stesso intento, pulire il mondo circostante. D’altronde il riferimento all’opera di Matisse sembra appropriato, visti i colori utilizzati dall’artista, il blu e il verde (il lago e il verde intorno), proprio come hanno fatto i comitati cittadini di Roma Prenestino e Labicano, per salvare il lago di Largo Preneste. Concluderanno il tutto, mangiando una pizza al Parco Pinocchio che tra l’altro, si presenta accessibile, dotato di giostrine inaugurate dalla associazione “Mi girano le ruote”.
Qualche informazione in merito all’area da salvaguardare. Il lago è soggetto a un progetto esecutivo. Il tutto, sebbene sia relativo solo al primo lotto di interventi, dopo anni di annunci e di stasi permette, di fatto, il ritorno alla ribalta del Parco naturalistico e della riqualificazione dell’area ex D’Agostino.
L’intervento ricade tra la ex fabbrica D’Agostino*, Brignano e l’inizio della lottizzazione Casa Manzo. Una zona sottoposta a tutela in quanto area boschiva, quello che resta di uno spazio di estrazione d’argilla per la produzione di laterizi e ceramiche che misura circa trecentomila metri quadrati, un tempo di pertinenza dell’azienda ceramica e poi acquisita dal Comune. Per la scelta del progetto di riqualificazione, nel 2004 il Comune, ha bandito un concorso internazionale. A vincere, fu il gruppo dell’architetto e paesaggista austriaco Maria Aubock, con gli architetti Janos Karasz e Antonio Inglese.
*La manifattura “D’Agostino Ceramiche“, di proprietà di Matteo D’Agostino, è attiva a Salerno a partire dagli anni Trenta, in località Brignano, nei luoghi dell’antica fabbrica di famiglia già attiva dalla fine dell’Ottocento. I manufatti in biscotto realizzati dalla fabbrica in quell’epoca vengono utilizzati come base da decorare dal famoso vedutista Renato Rossi detto “il Professore” e dalla manifattura napoletana per la produzione di maioliche artistiche “Ceramica di Posillipo”.
Nel secondo dopoguerra collabora con la manifattura l’architetto Giò Ponti che disegna per la ditta alcune ceramiche per edilizia.
Nel 1948 l’architetto Matteo d’Agostino (secondo del nome), nipote del fondatore della manifattura apre, con la collaborazione della signora Ernestine Virden Cannon la “Ernestine”, fabbrica di oggettistica e stoviglieria.
Bruno D’Agostino, titolare della ditta, mantiene la produzione fino al 2011.