Come ingannare il giorno più triste dell’anno? ecco alcuni modi che offre Napoli.
Il terzo lunedì del mese di Gennaio è arrivato. Cosa significa? Lo psicologo Cliff Arnall individuò il giorno più deprimente dell’anno per le nazioni dell’emisfero boreale: Il Blue Monday, dove l’aggettivo “blue” in inglese può avere un’accezione figurativa e significare “depresso”, “malinconico”, “triste”. Tutto è nato da un’equazione senza fondamento scientifico ma che in qualche modo ha condizionato le vite di tutti, per scaramanzia o per il semplice piacere di incasellare un giorno a caso in uno stato d’animo che ci accomuna, o che dovrebbe accomunarci. In realtà a Cliff Arnall piace giocare facile. Il Blue monday è un insieme di clichè: Il lunedì siamo tutti più tristi al pensiero di dover ritornare al lavoro, a scuola, all’università, soprattutto immediatamente dopo le vacanze di Natale. Il clima, si sa, influisce sull’umore e tutti, o quasi tutti, preferiremmo starcene al caldo sotto le coperte. Facile sentirsi tristi a queste condizioni.
Se così stanno le cose, faremmo meglio a trovare un modo per scongiurare la triste sorte che ci attende. Come possiamo farlo in una città come Napoli? non pochi sono gli stratagemmi che possiamo utilizzare a nostro favore per sopperire al carico di tristezza più pesante dell’anno.
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Prima di tutto basta ricordare che Napoli intrinsecamente è la città del sole e difficilmente una bella giornata di sole può essere sconfitta da un’equazione messa in piedi senza fondamenta. Certo, non è sufficiente per tutti, ma quello è un altro discorso.
- Il mare. Non tutti i popoli hanno la fortuna di vivere su un golfo così affascinante e travolgente. Il mare ha proprietà curative per niente irrilevanti: certe volte può risucchiare tutti i nostri problemi in un batter d’occhio. Come diceva qualcuno, “di fronte al mare la felicità è un’idea semplice”.
- La pizza. Va bene, siamo ancora nella zona “banalità”, però è necessario. Andare a mangiare una pizza dal rinomato Gino Sorbillo, o da Starita, non può essere assolutamente una mossa sbagliata. Un’idea persino migliore sarebbe quella della pizza a portafoglio, l’escamotage perfetto per godere di una pizza e allo stesso tempo di una passeggiata tra i vicoli del centro storico.
- Avete mai pensato di non conoscere a fondo la vostra città? il Blue Monday può servire anche a questo: a visitare un luogo della nostra città che crediamo meriterebbe di essere conosciuto. Ad esempio, una gita sulla cima del Vesuvio non sarebbe una cattiva idea. Il nostro vulcano è tanto decantato ma ancora pochi napoletani hanno visitato le sue pendici. O ancora, conoscete il Palazzo Spinelli?
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- Un altro modo per far fronte alla tristezza del terzo lunedì dell’anno potrebbe essere andare a teatro. A Napoli c’è una vasta scelta: San Carlo, Mercadante, Augusteo, Bellini, Diana, Sannazaro, per citarne alcuni. L’arte è sempre confortante: ci ricorda che non siamo soli.
- Oppure potremmo semplicemente starcene sdraiati sul prato con un buon libro o una buona compagnia. il bosco di Capodimonte o la Floridiana, o ancora Il palazzo Venezia sono luoghi perfetti per riposare.
Queste sono soltanto alcune delle misure preventive a nostra disposizione per allontanare il più possibile il sentimento malinconico che impregna il lunedì 15.
Non poche, ma nemmeno troppe, perchè la verità è che anche la tristezza è un’emozione valida e richiede di essere sentita.