Arte Fiera, quattro giorni di arte e festa a Napoli
Arte Fiera, una straordinaria festa dell’arte che si svolgerà dal 20 al 23 aprile a Napoli, abbracciando i suoi siti storici, scendendo per strada tra le persone, in quel di Chiaia, un saloto a cielo aperto dove poter discutere insieme agli artisti, ai commercianti, agli operatori culturali, su cosa sia la politica dell’arte. L’iniziativa assieme allo spettacolo ‘Il Circo degli incornati’ è stata presentata nella conferenza stampa del giorno 19 aprile alle ore 11.30 presso La Caffettiera di Piazza dei Martiri a Napoli. Arte Fiera è ideata e proposta da Tradizione Teatro, in collaborazione con l’Assessorato ai Giovani, Creatività e Innovazione, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e il Consorzio Chiaja con il patrocinio del Comune di Napoli, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, dell’Associazione Matilde Serao e del Premio letterario Goliarda Sapienza Racconti dal Carcere. Protagonisti i direttori artistici di Arte Fiera: Davide Sacco, Presidente del Consorzio di Chiaja, autore e regista “Il Grande Circo degli Incornati”, ed Ilaria Ceci.
Arte Fiera, curerà anche il rapporto con le scuole, grazie al concorso “Un manifesto per Napoli“, dando il via ad un percorso di educazione alla bellezza e alla civiltà. Gli studenti saranno invitati a realizzare un manifesto provocatorio su come vorrebbero che fosse la città di Napoli, confrontandosi tra loro e con i loro professori successivamente all’incontro con i responsabili di Tradizione Teatro sul valore della cultura e sul senso di cittadinanza attiva; l’opera vincitrice sarà esposta al pubblico per le strade nelle settimane successive.
Di fianco ad Arte Fiera negli stessi giorni, al Teatro Sannazaro, andrà in scena “Il Circo degli incornati”, spettacolo, scritto e diretto da Davide Sacco, ispirato alla farsa di Antonio Petito “Commedia a vapore”, più nota come “Francesca da Rimini”. In questa versione, però, l’episodio viene ambientato in un circo di periferia destinato a chiudere i battenti.
Il Circo degli Incornati, tramite toni leggeri e surreali, ci parla di una generazione di artisti che non vede nella Politica e nelle Istituzioni il sostegno adeguato per crescere e sopravvivere nel proprio Paese ed è quindi obbligata e indotta ad allontanarsi per poter esprimere la propria arte. Come ben evidenziato dalle parole dell’assistente dell’assessore proprio alla conclusione dello spettacolo: “Quando la bestia diventa il domatore, quella è la crisi”.