Cialtrone sarà lei. Pasquale Rinaldi, salernitano trapiantato in Sicilia, ha presentato il 27 maggio presso la libreria Io ci sto di Napoli il suo libro con una presentazione molto particolare.

Cialtrone sarà lei.

Lo scrittore Pasquale Rinaldi è al suo esordio narrativo. Il suo personaggio ha difficoltà ad interagire con il proprio vicino superiore. Chi non ha di questi problemi? Lui è un Cialtrone, che è anche il suo alter ego, un personaggio definito dallo stesso autore ”fantozziano”. Pasquale è una di quelle persone che ci ha messo la faccia, non solo un nick name. Ha deciso di portare la sua storia personale il 27 maggio nella libreria Io ci sto al Vomero. Lui è andato oltre il virtuale. Ha tagliato quel cordone ombelicale che esiste tra persone e social network attraverso un’azione coraggiosa: incontrare il suo pubblico, i suoi followers di persona!

Come ha fatto a trovare la forza di esporsi al pubblico, l’irriverente scrittore? Attraverso la presentazione di un gruppo composto da quattro fantastiche fanciulle con un nome di battaglia alquanto singolare.

Tre caffè e un succo di mirtilli.

Il significato è molto semplice e anche delizioso: il caffè è il classico incentivo per una pausa o per abbandonare il letto la mattina. Ma chi non ama il caffè (io per esempio) cosa fa? Che prende? Un succo di mirtilli! Perché c’è spazio per tutti e per tutti i gusti.

Queste quattro donne, conosciutesi attraverso instagram, hanno cominciato il 15 gennaio a scrivere di temi più disparati attraverso il loro bar virtuale. Lo scrittore siciliano ha fatto il resto: anche lui parlava su instagram delle vicissitudini del cialtrone e le ha notate sui social, così hanno creato un contesto reale dove potersi incontrare. Si sono conosciuti di persona e  si sono presentati al pubblico in sala, proveniente da varie regioni d’Italia. Tutto è stato preparato in pochissimo tempo, considerate anche le distanze chilometriche che dividono i cinque.

Come citano sempre le quattro donzelle, non tutto il virtuale vien per nuocere.

E quindi, questo caffè ce lo prendiamo ? Le tastiere però lasciamole a casa.

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