Primo assoluto individuale e primo a squadre al campionato italiano interforze. Ecco gli ennesimi, ottimi, traguardi raggiunti dal tiratore irpino: Angelo Moscariello.

Tutto è cominciato quando Angelo, ancora ragazzino, seguiva il padre appassionato di caccia nelle battute. Da lì è nata la propensione a sparare al piattello. 

È al TAV “Tana del Lupo” a Montella, vicino casa, che padre e figlio andavano ad allenare la propria mira. Lì Angelo ha cominciato a rendersi conto di avere una propensione naturale per questo sport che richiede mira, pazienza e nervi saldi.

Oggi, scrive su Facebook: “Papà ieri mi facevi giocare con i piattelli e oggi ti porto due belle medaglie!”. Un ieri prossimo, datato 22 febbraio, quando è arrivato primo assoluto individuale e primo a squadre al campionato italiano interforze, e un ieri più lontano, costruito su tanti piccoli passi e grandi soddisfazioni che Angelo ha centrato l’uno dopo l’altro.

L’atleta irpino, nato il 10 marzo 1990,  ha tenuto la sua prima gara targata ISSF a 12 anni, poi nel 2007 partecipa al Campionato Europeo a Granata e nel 2009 conquista la prima medaglia di bronzo junior partecipando al Campionato del Mondo di Maribor. L’anno successivo coglie il terzo posto all’Europeo junior di Kazan e si fa valere anche durante il Mondiale di Monaco di Baviera da 14esimo.

 

Lanciatissimo ormai nel mondo sportivo, il 2 febbraio 2012, a Roma, Angelo viene insignito della Medaglia D’Argento al Valore Atletico dal CONI. Lo stesso anno, il 6 dicembre, grazie ai “prestigiosi risultati ottenuti”, ottiene pure riconoscimenti dal CONI di Avellino, seguono poi attestati dal Comitato Regionale FI TAV-Campania, nonché ancora riconoscimenti e onori anche dal sindaco e e dall’amministrazione comunale di Montella, suo paese d’origine, in provincia di Avellino.

Ora l’atleta gareggia per le Fiamme Oroportando in alto il nome ed i valori del gruppo sportivo della Polizia di Stato. Armato del suo fucile preferito, un sovrapposto Beretta modello DT11 , continua ad allenarsi con la dedizione e la passione per il tiro al volo che lo contraddistinguono. Presto ci sarà il Gran Premio Internazionale in Marocco, poi il circuito delle gare nazionali necessarie alla qualificazione per i Gran Premi Italiani. E poi il giovane ha i piedi ben saldati a terra per pronunciarsi su ulteriori “programmi sportivi”.

A questo giovane atleta che guardando attraverso un mirino ci ha insegnato a guardare al mondo puntando direttamente l’obiettivo, auguro (e con me penso tutti i suoi compaesani), di continuare così! Ossia, parafrasando un vecchio adagio arabo: “Punta sempre alla luna, male che vada avrai camminato tra le stelle”.

 

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