Con uno sguardo dolce al passato e un forte legame con gli anni ’70 e ’80, Eduardo De Felice pubblica il suo nuovo album intitolato “È così”. Uscito il 18 maggio e con la collaborazione di Gnut, contiene undici tracce molto piacevoli e dal gusto vintage.
Il passato, volente o nolente, condiziona la nostra vita. Che lo si voglia o meno, ciò che siamo è, in gran parte, il riflesso di situazioni vissute tempo prima e che ci influenzano a volte senza accorgercene. Questo vale anche per i propri gusti, per esempio quelli musicali, portandoci ad apprezzare anche musica di trenta, quarant’anni fa senza sentirsi fuori luogo. Il cantautore Eduardo De Felice è certamente immagine di tutto ciò. Il suo album “È così”, infatti, si ispira al sound degli anni 70 e 80, con l’aggiunta di una nota di freschezza moderna.
Chitarra e tastiera aprono Strade su strade, la prima traccia del disco. La prima impressione all’ascolto di questo brano è che mette di buonumore: è uno sguardo spensierato alla strada di casa, la propria strada. La voce è limpida e lineare, adatta a questo tipo di situazione.
Dopo un’energica Acqua Torbida, una flebile chitarra intona il canto di Amore Ciao. La sua dolcezza iniziale, che ricorda molto quella di artisti come Tenco – è la prima immagine che si ha davanti agli occhi -, viene presto sostituita da quella spensierata vivacità che fino ad ora sembra essere l’elemento chiave della musica di Eduardo. Bello.
La tenerezza velata di “Amore Ciao” conquista il suo posto d’onore in Al momento sbagliato, settima traccia. La storia di un amore iniziato quando non doveva accadere, incontri fugaci e intensi che, se solo fossero avvenuti in un altro momento, sarebbero potuti durare davvero.
Il brano più interessante a livello musicale è senza dubbio Giorni alle spalle. Non solo per il tema incalzante che resta subito impresso nella mente dell’ascoltatore, ma soprattutto per degli aspetti apparentemente secondari che invece danno il giusto colore al pezzo: un violoncello corposo, una tromba vivace e una tastiera che, sul finire della traccia, diventa esplosiva. Un arrangiamento molto notevole che risalta al meglio la bravura dell’autore.
È decisamente un ottimo lavoro quello di Eduardo De Felice. “È così” è il perfetto connubio tra passato e presente, tra vivacità e dolcezza. Nulla fuori posto, ma nulla di piatto e incolore: un’esperienza uditiva che lascia col sorriso sulle labbra.