Un grandissimo successo il concerto di presentazione del nuovo disco della voce jazz Emilia Zamuner, autentica rivelazione degli ultimi anni

 

Straordinario successo, lunedì 11 novembre al Teatro Cilea per il concerto di presentazione del nuovo disco di Emilia ZamunerOnce upon a time”. In tantissimi sono accorsi al suo invito di partecipare ad una serata speciale. Non solo per la presentazione del disco che per lei rappresenta un momento di grandissima crescita professionale, ma anche come occasione per una serata di beneficenza a favore di Unitalsi, l’Associazione di promozione sociale nonchè organizzazione di volontariato facente parte del Servizio nazionale della Protezione Civile che dal 1903 si occupa dell’organizzazione e del trasporto degli ammalati a Lourdes ed altri Santuari Internazionali.

Nata a Napoli nel 1993, a pochi anni, inizia lo studio del pianoforte con la nonna, Laura Lamagna e da allora non ha mai smesso di seguire con tutta se stessa la musica fino alla laurea triennale nell’anno 2014/2015 con 110 e lode jazz presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.

Nel 2017 nel medesimo conservatorio, consegue la laurea specialistica in musica Jazz con 110 e lode. La splendida voce della 25enne partenopea Emilia Zamuner è già diventata, nonostante la giovane età dell’artista, una delle più amate e apprezzate nell’ambito jazzistico italiano e internazionale: non è un caso che la Zamuner sia stata insignita del Premio Massimo Urbani e del Premio Vitavita come miglior giovane talento. Nel corso di questi anni di carriera ha avuto modo di collaborare con musicisti di grandissimo livello come Furio di Castri, Emanuele Cisi, Elisabetta Serio, Massimo Manzi, Piero Frassi, Pietro Condorelli fino all’attuale duo con Massimo Moriconi. Nel 2016 ha avuto modo di aprire il concerto di Diana Krall, all’Area Flegrea di Napoli, ed è stata molto apprezzata dalla cantante canadese. Sempre nel 2016 incide il brano “Qui” con i 99 Posse. Nel 2017 vince una borsa di studio (unica artista italiana) per partecipare al prestigioso “International Congress of voice teachers” a Stoccolma. Nel 2019 è selezionata tra le cinque finaliste del prestigioso “Ella Fitzgerald Competition” di Washington (unica artista italiana) e vince con grande successo di pubblico e di critica il secondo premio.

Nel 2017 forma il quartetto “Convergenze parallele” con cui ha inciso per la casa discografica “le dodici lune” un disco intitolato “Chi tene o mare” con brani del grande Pino Daniele.
Nel 2018 partecipa ad un nuovo lavoro discografico in duo con il contrabbassista Massimo Moriconi (contrabbassista storico di Mina). Attualmente, oltre a dedicarsi appieno alla sua carriera di straordinaria cantante jazz è anche docente di canto jazz al Conservatorio Gesualdo Da Venosa di Potenza e di canto jazz e pop al “Centro della Voce” di Napoli, della dottoressa Marina Tripodi sua Vocal Trainer esperta in Vocologia Artistica.

Elegantissima con uno splendido e scintillante abito lungo, appare emozionatissima nel presentarsi al pubblico che da sempre la segue e adora la sua voce. Emozione che subito scompare quando presenta i musicisti che l’hanno accompagnata in questa nuova esperienza: Piero Frassi al piano, Massimo Moriconi al contrabbasso, Massimo Manzi alla batteria, e i due musicisti napoletani, suoi Maestri da sempre, Marco Sannini alla tromba e Giulio Martino al sax, dedicando loro parole dal cuore a testimonianza di quanto e come vive l’artista napoletana il suo rapporto con la musica e con coloro che l’hanno aiutata a crescere professionalmente e a costruire la sua vita intorno e dentro la musica stessa.

Figlia d’Arte, Emilia Zamuner ha dimostrato, ancora una volta, durante questo emozionante concerto che la musica jazz è la sua vera “casa”. Il disco ha una sua forza particolare. Ci sono voluti tre anni per pubblicarlo come riconoscimento del Premio intitolato al sassofonista scomparso e raccoglie una serie di celebri standard come “What a little moon can do”, “Saint Vitus Dance”, “Fotografia” , “Selfportrait in three colours” , quest’ultimo segnalatole proprio da Giulio Martino, mai inciso in versione vocale.

Il concerto è stato aperto con due splendide interpretazioni di “But non for me” e “The Nearness of you” che le valsero la vittoria al Premio Urbani del 2016, seguiti poi da brani del disco e alti standard del repertorio delle grandi voci del jazz mondiale come Billie Holiday, Horace Silver, Dee Dee Bridgewater e della bossanova come Antonio Carlos Jobim che lei interpreta con grandi doti canore e grande sicurezza fino alla fine del concerto e al bis regalato al pubblico entusiasta il brano “Honeysuckle Rose” con il quale si è aggiudicata il secondo posto al Premio Internazionale Ella Fitzgerald jazz vocal competition 2019 a Washington.

Il disco avrà un grandissimo successo come anche la carriera dell’artista che ha conquistato il cuore di tutti coloro che amano il jazz oltre ogni limite.

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