Pochi innesti ma mirati, priorità alle cessioni.

Il gioco più bello del campionato, una squadra che gioca sul velluto e tanti elogi. Basteranno per la vittoria dello scudetto? E’ il quesito a cui Sarri ed i suoi saranno tenuti a rispondere durante tutto il campionato, una squadra che ha fatto bene l’anno scorso sia in Europa che in campionato ma che ha peggiorato la posizione dell’anno prima, finendo 3a, ma ciononostante l’euforia intorno alla squadra non è diminuito, anzi c’è un rinnovato ottimismo dato anche dalle voci degli esperti del settore, che vogliono il Napoli come la più diretta concorrente della Juve per la vittoria del campionato. Per molti non ci sono più alibi, il Napoli non è più un’incognita ma la seconda squadra più forte del campionato che deve e può giocarsela con tutti.

Se i tifosi si aspettavano il colpo di mercato, il giocatore che sposta gli equilibri per dare a Sarri la pedina mancante, le operazioni di De Laurentis e Giuntoli hanno invece portato avanti il progetto di linea verde varato (soprattutto per necessità) dal Napoli da quando è risalita in A, pensando soprattutto agli esuberi e alla chiusura del mercato in attivo, in un quadro così delineato:

ACQUISTI: – Inglese (Chievo, a), Sgarbi (Sud Tirol, a), Mezzoni (Carpi, c), Mario Rui (Roma, d), Ounas (Bordeaux, a), Zuniga (Watford, d)

CESSIONI: Zapata (Sampdoria, a), Strinic (Sampdoria, d), Pavoletti (Cagliari, a), Luperto (Empoli, d), Dumitru (Alcorcon, a), Grassi (Spal, c), Dezi (Parma, c), Roberto Insigne (Parma, a), Gnahorè (Palermo, c), De Guzman (Eintracht, c), Maiello (Frosinone, c).

Gli acquisti di Roberto Inglese, Mario Rui e Ounas costeranno alla società quasi 31 milioni di euro, pagabili in due anni, con Inglese che resterà un altro anno al Chievo Verona, e da considerare anche il riscatto ufficiale di Maksimovic e Rog. C’è da menzionare la riconferma di Reina tra i pali per questa stagione, a lungo si è chiacchierato un interessamento del PSG per il portiere spagnolo che però ha preferito rispettare l’ultimo anno di contratto (Leggi qui la notizia). Le cessioni pesanti sono quelle di Leonardo Pavoletti al Cagliari per 12 milioni e il duo Duvan Zapata – Ivan Strinic alla Sampdoria per 22 milioni, il che crea un tesoretto di 34 milioni di euro. Al bilancio vanno aggiunte anche le entrate per la Champions League che dovranno dividersi Roma, Napoli e Juve. Tanti i giovani che sono stati mandati in prestito.

Il mercato del Napoli può considerarsi soddisfacente? Il Napoli ad oggi giocherà con gli stessi 11 dell’anno scorso, e il fatto stesso di aver riconfermato tutti i big è già una notizia, con una formazione titolare che sarà verosimilmente questa:
calciomercato napoli

L’anno scorso la squadra di Sarri ha avuto il difetto di non riuscire a gestire sempre al meglio i titolari, con i riservisti che non si sono dimostrati al pari dei titolari, ma quest’anno il Napoli può contare sul momento di massima maturità di tutti i pezzi grossi della rosa, con gente come Hamsik, Mertens, Callejon, Reina, Albiol, i pilastri che sono tutti sui 30 anni e vogliono vincere col Napoli, nel momento probabilmente più fertile della carriera, supportati da giovani di qualità in costante crescita come Rog e Zialinski, l’affermato Koulibaly, Insigne che si sta affermando tra i top europei nel ruolo. A questi vanno aggiunti giovani rincalzi che hanno le carte in regola per affermarsi in squadra, come sull’out di sinistra dove c’è il ballottaggio Ghoulam/Mario Rui, o tra i tre d’attacco Callejon Mertens e Insigne che avranno l’ottimo Ounas come rincalzo, e dall’anno prossimo anche il giovane Inglese.

Tirando le somme, il mercato del Napoli non è forse quello che la piazza si aspettava per lo sprint scudetto, ma va detto che viene allungata con dei buoni ricambi una già ottima rosa che ha tutto il necessario per fare il salto decisivo ed imporsi in Italia, in un periodo dove i top club italiani ed europei sono in affanno col Financial Fair Play il Napoli si ritrova in ottima salute e senza la necessità di svendere i suoi talenti, ora sta a Sarri cementare i giocatori e inculcargli l’idea che lo scudetto non è solo una fantasia.

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