Illumina la notte con l’arte di Via Varco, dal 28 ottobre 2017 al 6 gennaio 2018, quando arte contemporanea e ruralità s’incontrano per rivalutare un territorio
‘Illumina la notte con l’arte di Via Varco’, avrà luogo, dal 28 ottobre 2017 al 6 gennaio 2018, nei Comuni, promotori dell’evento, di Rotondi, Roccabascerana e San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino. Nella giornata di giovedì 19 ottobre 2017, si è svolta al Madre di Napoli la conferenza stampa che ha presentato quest’evento, al quale il museo di arte contemporanea nelle vesti del suo direttore Gianni Limone ha voluto concedere il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.
Alle ore 12.00 presso la Biblioteca, primo piano, ha avuto luogo una conferenza stampa di presentazione alla quale hanno preso parte attiva i sindaci Pasquale Pisano, Comune di San Martino Valle Caudina, Antonio Russo, Comune di Rotondi, e Roberto Del Grosso, Comune di Roccabascerana, e il direttore artistico dell’evento, Marco Tonelli. ‘Illumina la notte con l’arte di Via Varco’ è un progetto regionale di rigenerazione culturale, urbana e turistica che attende mostre e opere diffuse nei tre Comuni, lungo Via Varco, coinvolgendo gli artisti Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Perino&Vele, Lucio Perone, Peppe Perone: ciascun artista produrrà un’opera che sarà disposta nel cuore urbano di Rotondi a partire dal 28 ottobre 2017.
La kermesse culturale
Nel cuore della Campania, in Valle Caudina, il talento di alcuni artisti si incontra e dà vita ad importanti opere d’arte che si diffondono oltre i confini regionali e nazionali. Accade tutto lungo una piccola strada: via Varco. A Rotondi, in provincia di Avellino, da oltre vent’anni sei artisti vivono, lavorano e si confrontano. Attraversando la strada caudina si incontra il talento di Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Perino & Vele, Lucio Perone e Peppe Perone.
Da qui prende vita il progetto curato dal critico d’arte Marco Tonelli, il quale, insieme al direttore generale della sede ospitante, non si trattiene durante la conferenza stampa dal elogiare sia l’operato degli artisti in questione che le loro personalità. Espressioni come dimensione poetica del lavoro, Via Varco un luogo d’incontro trai arte e natura, artisti del presente dal grande passato, la dicono lunga sulla grande passione ed energia donata dallo stesso critico d’arte alla causa. Nondimeno le parole spese dai sindaci fanno emergere la dimensione e l’importanza che si celano dietro una tale manifestazione per lo sviluppo e la crescita di territori dalla non elevatissima risonanza mediatica ma con una eccelsa storia alla spalle e dal grande spessore culturale, artistico e naturalistico. La ruralità incontra l’arte contemporanea, la sinergia dei comuni può aiutare ad uscire da anacronistici campanilismi, e pilotare verso il progresso e l’ambizione di rendere la Valle Caudina un fiore all’occhiello della regione, un museo a cielo aperto.
San Martino Valle Caudina, città dal profumo medioevale
Parte del Parco regionale del Partenio, il comune di San Martino Valle Caudina si adagia nell’omonima valle, sulla dorsale dei monti del Partenio, sovrastata dal monte Pizzone, tra scorci di immortale bellezza, boschi di pioppi e le gelide acque della sorgente del Mafariello. Le origini del borgo vengono fatte risalire ad un’antichissima fortezza sannita, conquistata dai romani e consacrata al dio Marte, come atto di riconoscenza per la vittoria del Caudio. Il toponimo sarebbe, così, riconducibile ad Ara Martis, mutato dal Cristianesimo in San Martino.
Roccabascerana, castello del vassallo
Affascinante borgo adagiato ai piedi della dorsale dei monti del Partenio, sito di importanza comunitaria, Roccabascerana è un comune immerso nel verde dove è possibile percorrere sentieri naturalistici puntellati da corsi d’acqua come i torrenti Vallone Ripaldo e i torrenti Vallone San Giorgio e Serrettele che si tuffano in cascate naturali. Non lontano dall’abitato si trova anche la bella Oasi WWF detta Monte di Sopra. Rocce Guasse, Arx Balsarana, Rocce Guascerana, Rocca Basserana sono alcune delle antiche denominazioni utilizzate nel corso dei secoli per designare l’attuale Roccabascerana …
Rotondi, ritrovo spirituale
Tra i monti del massiccio del Partenio, sito di importanza comunitaria, e del Taburno, nella verdeggianti e fertile valle Caudina sorge il comune di Rotondi, borgo incontaminato protetto dalle vette del Pizzofalcone e del Ciglio laddove l’Isclero taglia in due la conca. Tre grandi verdi aree dividono il territorio circostante: i monti del Taburno che dividono l’Irpinia dal Sannio offrono la possibilità di effettuare gradevoli escursioni ossigenanti, alle pendici del Partenio, sono esposti verdi coperte di castagni e faggi, mentre nelle località della Piane si allevano gli animali allo stato brado.
La manifestazione culturale in questi anni ha “illuminato” la Valle Caudina con l’arte, l’artigianato e le sue tradizioni dandole lustro. Giunti alla decima edizione per la prima volta gli eventi percorreranno diverse località della provincia avellinese, dando vita ad un programma articolato della durata di tre mesi.
Il Programma
Produrranno ognuno un’opera che sarà collocata nel centro urbano di Rotondi a partire dal 28 ottobre, il 4 novembre presenteranno i progetti dei loro interventi al pubblico presso il Centro Culturale di Cassano a Roccabascerana, durante l’incontro verrà proiettato il film di Nicolangelo Gerolmini “Irpinia che guarda il mare” (2014). L’8 dicembre sarà allestita una mostra temporanea presso il Villino del Balzo di San Martino Valle Caudina con la collaborazione della Pro Loco cittadina contestualmente all’inaugurazione dei mercatini natalizi, del presepe nel centro storico e delle luminarie. In tale occasione ci sarà un omaggio dedicato al pittore caudino Salvatore Vitagliano. A Rotondi il 28 dicembre verrà infine consegnato un riconoscimento ufficiale allo scultore Luigi Mainolfi, nato a Rotondi nel 1948 e da molti anni residente a Torino.
Le opere in mostra
Un crocevia di pittura, scultura e creatività, i comuni si trasformeranno in luoghi ove le strade saranno mescolanze di colori e di visioni artistiche. Il fine ultimo delle opere e l’intento degli artisti trova un filo comune che vi accompagnerà nella immaginaria via e nell’artistico percorso tra i comuni: rimandare alla storia del territorio. Un intreccio di simboli che si ispirano all’ambiente in cui gli artisti vivono, alla sua cultura. La mostra è contraddistinta dalla dislocazione delle opere, ideata per edificare un vero e proprio percorso, un itinerario consapevole all’interno della città stessa. Al principio e al termine di Via Varco sarà installata una duplice segnaletica che indicherà l’esatto sito degli studi e i nomi degli artisti, una segnaletica creativa che rafforza maggiormente il legame tra gli artisti e il territorio.
Vi lascio con i nomi delle opere, e a voi lascio il piacere di farne l’esperienza e viverne l’emozioni.
Attraversate dal vento del Sud di Umberto Manzo
R-H2O+ di Eugenio Giliberti
paMaronn di Perino & Vele
Il sogno dell’emigrante di Lucio Perone
Lasciatemi pensare di Peppe Perone
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