Le ultime due partite contro Juve e Feyenoord hanno messo in evidenza i limiti degli Azzurri. Stanchezza o organico non all’altezza per affrontare l’intera stagione ?

Dicembre è iniziato davvero male per gli uomini di Sarri, due sconfitte scottanti che devono portare a critiche costruttive e non a disfattismi inutili e autolesionisti. Due passi falsi che non possono cancellare i numeri del Napoli targato Sarri che in un anno solare ha totalizzato 103 punti, record per i campionati europei , e che più in generale da quando è in panchina in 91 partite ufficiali ha ottenuto una media di 2,27 punti. Quali possono essere allora le considerazioni da fare per analizzare gli ultimi due K.O.?

La stagione dei partenopei è iniziata il 5 luglio a Dimaro per preparare i preliminari di Champions, dopo 24 partite ufficiali soprattutto il trio d’attacco Insigne-Mertens-Callejon sembra non al massimo della condizione. Insigne ha un principio di pubalgia mentre Mertens e Callejon non segnano in campionato da più di un mese, sicuramente uno dei motivi è da ricercare nel fatto che i tre non hanno mai rifiatato, accumulando più di 5000 minuti in campionato, quasi il doppio dei minuti giocati dagli attaccanti della Roma. Le alternative Giaccherini e Ounas non sono scesi mai in campo da titolari, trovando davvero poco spazio anche a gara in corso, mentre sono stati impiegati maggiormente Zielinski e Rog. L’infortunio di Milik è stato sicuramente significativo da questo punto di vista, il polacco era la prima scelta tra le seconde linee e per le sue caratteristiche poteva rappresentare una valida alternativa tecnica ed anche tattica (il 4-2-3-1, con Mertens alle sue spalle, a partita in corso o dal 1′ come ha dichiarato recentemente lo stesso Sarri). Ghoulam che in settimana ha rinnovato il suo contratto, è una grave perdita sul settore sinistro dove si sviluppano le azioni offensive dei partenopei e il suo sostituto Mario Rui non è apparso al massimo della forma, essendo reduce anche lui da un infortunio che lo ha bloccato per tutta la scorsa stagione con la Roma. Nella sessione invernale dove non è mai facile fare acquisti la dirigenza azzurra è obbligata a intervenire sul mercato, Inglese (già di proprietà del Napoli, ma in prestito al Chievo fino a fine stagione) e Vrsaljko sono i nomi giusti su cui investire.

Per quanto riguarda i singoli match, contro la Juventus è stata una partita non spettacolare, ma avvincente. Il Napoli che come al solito ha dominato nel possesso palla (67%-33%, fonte skysport ndr) è stato fermato dai bianconeri molto ordinati, lucidi nella fase difensiva, bravi a ripartire in contropiede.                                              Contro il Feyenoord invece la supremazia territoriale non è stata così netta come contro la Juve, gli Azzurri sono stati superiori per i primi 30′ andando in rete all’inizio con Zielinski, poi sono venute meno le motivazioni (il City che doveva vincere in casa dello Shakthar, per la qualificazione della squadra di Sarri, ha invece incassato 2 gol in meno di 20 minuti).

L’occasione per ripartire ci sarà domenica nel match di campionato contro la Fiorentina, una partita fondamentale soprattutto dal punto di vista psicologico per traformare la delusione in quella famosa”cazzimma” che deve essere la marcia in più nel viaggio che porta a maggio per quel sogno che inizia per S e finisce per O.

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