24 Aprile, pubblicato “Migrations”,  l’album d’esordio della band Mojis registrato presso lo studio I Make Recording di Nocera Inferiore

Negli ultimi anni stanno emergendo molteplici artisti e band su tutto il territorio campano, che cercano di farsi strada nel percorso tanto intricato del mercato musicale: uno di questi è il gruppo rock anglo-campano chiamato Mojis. Formatosi nel 2013 a Sorrento, vede come protagonisti del progetto Marco Spiezia (voce, chitarra), Ivan Esposito (batteria), Francesco Romano (chitarra) e Stefano Romano (basso).

Copertina di Migrations, Mojis

Il titolo dell’album fa riferimento alle migrazioni che hanno caratterizzato la vita artistica del cantante Marco Spiezia, e non a quelle riguardanti la società odierna, come loro tengono a precisare. Essa inizia col genere metal, maturato ai tempi dell’università in Galles, per poi proseguire col folk-jazz con la produzione dell’album Life in Flip-Flops, sviluppato tra la Cornovaglia e l’Italia, fino a giungere all’odierno rock di cui Migrations è figlio.

Il disco apre con il singolo Broken Chord che dà subito l’idea di ciò che l’ascoltatore dovrà aspettarsi dall’intera produzione: melodie accattivanti e con evidente ispirazione al folk tipico dei Red Hot Chili Peppers; armonia tra testo e base strumentale piacevole all’udito, seppur talvolta quest’ultima sia più centrale rispetto alle parole; ottima pronuncia inglese (aspetto deducibile dalla storia del cantante, ma da non sottovalutare poiché rende ancor più gradevole l’ascolto delle canzoni); sound semplice, fresco e cantabile, che cattura l’attenzione dell’ascoltatore, il quale sarà maggiormente incentivato a ripeterne la riproduzione.

Se, come loro specificano, l’album non riguarda le migrazioni protagoniste della società d’oggi, quest’ultima in sé non resta inosservata, ma anzi viene menzionata in alcune loro canzoni facendo riferimento, in particolare, a comportamenti e modi di fare che in genere caratterizzano le persone comuni. Small is Beautiful e Find the People ne sono gli esempi lampanti.
Nella prima è la frase “People prefer to hide their fears” (“Le persone preferiscono nascondere le proprie paure“) ad essere significativa, focalizzandosi su come ognuno di noi curi la propria immagine esteriore, non potendo permettersi di mostrarsi deboli e spaventati agli occhi del prossimo; nella seconda lo è invece “Everybody’s just looking for money and fame” (“Tutti sono alla ricerca solo di denaro e successo“), evidenziando il desiderio frenetico dell’uomo di arricchirsi economicamente e ricevere l’attenzione del pubblico, spesso nascondendo una profonda povertà d’animo.

Il debutto dei Mojis è quindi cominciato e, con la pubblicazione di questo disco di qualità, è altamente possibile che per loro vi sia una forte ascesa. Sono partiti col piede giusto, come si suol dire.

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