Siamo alle battute conclusive di Napoli pizza Village, l’edizione 2018 è stata un grande successo sia per affluenza di pubblico sia per la qualità dei nomi
Penultimo giorno di Napoli Pizza Village sabato 9 giugno con sempre più affluenza di pubblico sia per la parte gastronomica e culturale della manifestazione che dei concerti live serali organizzati da Radio 102.5 in collaborazione con Jesce Sole e Gianni Simioli i quali stanno affiancando alle guest star previste per ogni serata una serie di artisti napoletani e campani che sono ormai delle vere e proprie icone del mondo musicale e artistico della città di Napoli.
Quest’ottava edizione del Napoli Pizza Village – affermano Alessandro Marinacci e Claudio Sebillo di Oramata Grandi eventi – è sicuramente l’edizione dei record. Non solo per le presenze di pubblico, che ci auguriamo possano raggiungere il milione, ma per l’adesione della città, delle istituzioni e delle forze dell’ordine al progetto. Oramai il messaggio è univoco: il Napoli Pizza Village è uno strumento di tutti noi per promuovere l’intero territorio e l’economia regionale, non solo una manifestazione legata alla pizza. Il sold out degli alberghi e dei B&B, le richieste di portare il format all’estero ed in altre città italiane, dimostra quanto questo progetto di promozione turistica abbia seminato per Napoli.
Per l’area della NPV Pizza D’essai un altro interessantissimo convegno su “Pizza slow” tenuto da Antonio Troncone e Salvatore Nardiello, dove i Presidi Slow Food hanno spiegato in che modo sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire e come si possa, attraverso la cultura della produzione e della promozione della pizza valorizzare interi territori, recuperare antichi mestieri e soprattutto dare il giusto valore alla varietà di ortaggi e frutta che rischiano di essere dimenticati perché sostituiti da alimenti di “moda” ma certamente non adatti per un’alimentazione sana.
Per l’area NPV Pizza Class ancora due corsi per imparare a fare un’ottima pizza anche a casa: il primo alle 19 con Vincenzo Capuano, il secondo alle 21 con Umberto Fornito, sempre strapieni di appassionati della pizza e desiderosi di poter finalmente carpire tutti i segreti per la preparazione di tale alimento da affermati maestri della pizza.
Tanta tanta musica rap e trap, nuovo genere musicale amatissimo dai giovanissimi, dai quartieri “bene” di Napoli come il Vomero a quelli della periferia più difficile come Secondigliano, Scampia, San Giovanni solo per citarne alcuni, è l’assoluta protagonista del palco di Radio 102.5 per la serata di sabato.
Una folla incredibile, soprattutto di giovani e giovanissimi, è accorsa negli spazi intorno al palco sin dalle primissime ore del pomeriggio, in trepida attesa dei loro amatissimi idoli.
A salire sul palco come assoluta guest star della serata Gue Pegueno. Rapper tra i più amati e seguiti nel mondo rap italiano, e produttore discografico, oltre alla sua carriera come solista e’ membro del gruppo rap Club Dogo. Iniziata la sua carriera musicale nel 1997 con Jake La Furia con il quale fonda la formazione “Sacre Scuole” alla quale si aggiunge Dargen D’amico e subito dopo Don Joe. Dopo appena un disco, il gruppo si sciolse per contrasti tra D’Amico e La Furia e i rimanenti componenti formarono successivamente i Club Dogo, con il quali Gue Pegueno ha realizzato diversi album e mixtape.
Dal 2005 ha stretto collaborazioni con i maggiori artisti della scena undergound e rap come J-ax, Marracash ed Entics, e dal 2001 ha iniziato la sua carriera di solista pubblicando, ad oggi, 5 album tutti di grandissimo successo, arrivando a conseguire il disco di platino nel 2014 con “Bravo Ragazzo” per aver raggiunto le 50000 copie vendute, collaborato con Fabri Fibra nel brano “E tu ci convivi”, iniziato nel 2016 /2017 una stretta collaborazione con Marracash fino alla pubblicazione dell’album “Santeria” che li ha portati in tour in tutta Italia ed Europa. Con “Gentleman” ha raggiunto l’apice della sua carriera, con il raggiungimento del doppio disco di platino della FIMI per le oltre 100.000 copie vendute.
Sul palco di NPV ha scatenato le migliaia di fans in piazza con alcuni dei suoi più grandi successi come “Lamborghini”, “Milionario”, “Brivido” e l’ultimo singolo “Lungomare Latino” che vede la partecipazione straordinaria di Willy William e che porterà in giro per le numerose date del suo tour che si concluderà il 16 marzo 2019 con un mega concerto al Forum di Assago.
Nella musica di Gue Pegueno convivono periferie, arte, slang, droghe, donne, social, desiderio di riscatto sociale che lo hanno fatto diventare un vero e proprio idolo dei giovani che vivono sulla loro pelle tante di quelle storie raccontate nelle sue canzoni, e l’amore che provano per lui si è potuto vedere dall’entusiasmo e dagli applausi della folla gli ha tributato senza sosta.
Ma la serata non è certo finita con l’esibizione di Gue Pegueno. Dopo i Bateria Pegaonda i quali con le loro percussioni e strumenti particolarissimi hanno portato sul palco tutto il calore e il ritmo del Brasile, le battute del Maresciallo Tony Figo, uno dei cabarettisti più conosciuti e applauditi di Made in Sud, la presentazione del libro “Maradona” che il fotoreporter napoletano Sergio Siano ha dedicato al grande calciatore, Anna Trieste blogger e giornalista, l’esibizione di Enzo Savastano, irriverente cantante che ironizza sulla canzone neomelodica e su quella indie, il pubblico nuovamente acclama due altri miti del mondo rap napoletano: Geolier & Nicola Siciliano, vero e proprio fenomeno musicale giovanile i quali con il brano “P Secondigliano” hanno raggiunto due milioni di visualizzazioni sul web diventando due idoli assoluti dei giovani napoletani che letteramente impazziscono per la loro canzone.
Ma il vero, unico, assoluta protagonista della serata è senza alcun dubbio Enzo Dong, il rapper napoletano che ha iniziato la sua carriera nel rap e nell’hip hop nella periferia di Napoli dove è nato e cresciuto, tra Piscinola, Secondigliano e Scampia, con il nome di “Dong” acronimo di “Dove Ognuno Nasce Giudicato”. Negli anni 2012 /2013 due brani “lo so che mi vuoi” e “Prima di tutto” insieme a diverse collaborazioni con artisti gia noti nel panorama del rap partenopeo come Larry Joule, Pepp J One e Oiank dei Fossera, Corrado, Akey e Da Blonde lo fanno crescere artisticamente. Ma il successo per lui è arrivato con il brano “Secondigliano Regna” colonna sonora di “Gomorra 2”, facendolo diventare un idolo anche al di fuori dei quartieri della periferia di Napoli.
Nonostante sia stato spesso snobbato dalla critica musicale per via del suo abbigliamento da gangsta/spaccino, tuta e gioielli vistosi, atteggiamento da boss, e un linguaggio non propriamente “oxfordiano” spesso inneggiante anche alla “difesa ad ogni costo” che sfiora anche atteggiamenti da provocatore (“Chi non salta, carabiniere è”, è uno delle sue frasi/incitazioni dal palco), il trap rap secondiglianese è diventato un vero e proprio idolo assoluto dei ragazzi delle periferie napoletane perché canta la loro rabbia, le loro stesse inquietudini, i loro stessi sogni e desideri nella vita, le loro stesse emozioni di riscatto e di voglia di ottenere un importanza sociale in questo mondo che spesso, per quelli come loro, nega non solo un presente ma anche un futuro migliore.


La voce di Enzo Dong è la loro voce, la sua inarrestabile vitalità sul palco è anche la loro e durante il concerto canzoni come “Ciro”, “Italia uno”, “Higuain “, e “Secondigliano regna” sono cantate, parola per parola, dalle migliaia di fans presenti sul lungomare solo per il loro mito, dimostrando che il rap è una delle “voci” di una Napoli spesso abbandonata e dimenticata da coloro che ne dovrebbero sostenere e incentivare il loro riscatto e valore sociale.