Il Napoli domina per praticamente tutto il match ma la Roma è brava a sfruttare le poche occasioni. Due punti persi che allontanano gli azzurri dalla vetta e permettono all’Inter di agganciarla al secondo posto.
Match capovolto al San Paolo, durante il match di sabato sera tra Napoli e Roma della 10a giornata di campionato. Gli azzurri reduci dal pari all’ultimo secondo in Champions League dopo una gara a tratti dominata contro il PSG, mentre la Roma cerca certezze dopo lo stop con la Spal e la vittoria contro il CSKA di Mosca. Nel Napoli Milik prende il posto di Mertens dal primo minuto, mentre nella Roma Juan Jesus trova un posto da titolare al fianco di Manolas. La partenza del Napoli è forte sin dal primo minuto e costringe subito la Roma a chiudersi negli ultimi 20-30 metri di campo. La prima colossale occasione è confezionata da Fabian Ruiz, sempre più protagonista di questo Napoli, che dopo una fantastica serpentina si incunea nell’area di rigore giallorossa decidendo all’ultimo istante di non tirare ma di servire Insigne appostato a mezzo metro, la cui conclusione quasi dal dischetto del rigore viene deviata da un Manolas fenomenale per tutta la gara. Probabilmente se Ruiz avesse tirato subito avrebbe anticipato l’intervento della difesa romanista sfruttando un tempo di vantaggio. Fatto sta che il risultato rimane in parità nonostante un assedio continuo del Napoli, tantissime palle lanciate in area di Mario Rui e Callejon che la difesa però intercetta.
La svolta della gara c’è al 14′ quando Under pesca El Sharaawi a tu per tu con Ospina (grazie ad una ottima finta di Dzeko) che non può sbagliare: 1-0 per gli ospiti e partita in salita. Il goal non cambia l’inerzia della partita, il Napoli continua a fare possesso ma permette alla Roma di non doversi sbilanciare. Ci provano in sequenza Milik, Insigne, Callejon ed Hamsik ma Olsen e Manolas impediscono ai partenopei di agguantare il pari, ed anzi è Dzeko a sfiorare il raddoppio in due occasioni ma prima Ospina e poi Raul Albiol sulla linea gli negano il goal.
Nel secondo tempo la Roma si adatta al 4-3-3 ma la partita non cambia. Il Napoli continua a far possesso ed a schiacciare gli avversari negli ultimi trenta metri di campo: Olsen toglie un pallone dalla testa di Milik ad inizio ripresa che andava solo spinto in porta, superandosi poi su Callejon al 60′ con l’aiuto del palo e graziato da Insigne che prima spedisce la palla alle stelle da ottima posizione e poi manca la spizzata di testa solo davanti al portiere danese. All’ 81′ il Napoli trova il pari col neo entrato Dries Mertens al posto di Milik, che però vede annullarsi il goal per fuorigioco (che c’è), ma può finalmente sfogare la sua gioia al 90′ quando scaraventa alle spalle di Olsen una svirgolata di Callejon sul secondo palo su grande suggerimento a sua volta di Insigne.
Un pari che al Napoli serve poco, soprattutto nel merito dello strapotere manifestato durante la gara: gli angoli (17-3), il possesso palla (62-37%), i tiri (26-8) e i cross (47-7), ma anche in ottica classifica, dove la Juventus vincendo in rimonta con l’Empoli ha allungato a +6 sugli azzurri, agganciati in classifica dall’Inter vincente 3-0 all’Olimpico di Roma con la Lazio nel posticipo del lunedì. Ora ad attendere il Napoli di Ancelotti la sfida ancora al San Paolo con l’Empoli di venerdì sera e poi il ritorno del big match fondamentale per il passaggio del turno col PSG, ancora in casa.