Riti Settennali 2017: il Rione Croce, con il corteo di Penitenza, introduce l’attesissima settimana religiosa in Onore della Vergine Assunta.
Ogni popolo si riconosce dagli usi e costumi tramandati nei secoli.
Così l’opuscolo del Rione Croce introduce la propria partecipazione a questa nuova attesissima edizione dei Riti Settennali in Onore dell’Assunta a Guardia Sanframondi.
Il Rione Croce è il primo dei quattro rioni a far sfilare i propri misteri, quadri plastici rappresentanti scene dal vecchio e nuovo testamento, nonché eventi d’interesse storico. Gli appartenenti di questo Rione per tre giornate, rispettivamente l’uscita in penitenza, quella in comunione e la processione generale della domenica, vestono i panni di personaggi biblici, storici e di catechesi dimostrando tutta la propria fede e devozione per la Madonna.
Prima di andare a parlare nello specifico dei circa 30 misteri che il 21 agosto 2017 hanno popolato le strade di Guardia Sanframondi, andiamo a vedere come è composto il corteo processionale dei rioni che si susseguiranno in questa importante settimana religiosa.
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Apre il corteo lo stendardo rionale, un drappo con il nome del rione ed il simbolo che li contraddistingue.
A seguire su due file parallele ci sarà uno “stacco” composto da membri del popolo in semplice processione di penitenza. Queste persone durante l’uscita in penitenza portano un cordoncino intrecciato sul petto e una corona di spine a simboleggiare proprio il loro spirito di penitenza.
Successivamente troveremo l’insegna del mistero, ovvero un drappo con il nome del mistero che introduce. Subito dopo dunque, i figuranti daranno vita al mistero. Alle loro spalle troveremo di nuovo lo “stacco” e così d seguito fino all’ultimo quadro. Grossomodo a metà del corteo troveremo il coro.
In coda al corteo, durante la processione di penitenza, troveremo i flagellanti, anche questa una figura di cui ci siamo già occupati nel precedente articolo.
Di seguito uno schema che renda chiara l’idea dell’ordine del corteo.
Da sottolineare che i flagellanti, così come alcuni misteri compaiono solo in occasione dell’uscita in penitenza.
A questo punto possiamo addentrarci nella descrizione dello splendido ventaglio di misteri che quest’oggi il Rione Croce ha regalato ai fedeli.
Il gonfalone capeggia il corteo. Uno stendardo con il simbolo appunto della croce. Nome e simbolo del rione, la croce vuole rappresentare l’emblema del Cristiano. Le mani giunte che si trovano sotto di essa ci invitano a riflettere sull’importanza della preghiera.
RE NABUCODONSOR
Re Nabucodonsor condannò tre giovanetti ad essere bruciati nella fornace ardente per non aver obbedito ad un suo ordine. Sulla scena i giudici che proclamano la sentenza di morte e l’Angelo che li libera. I giovanetti mentre ardevano nelle fiamme glorificavano Dio ed il Re, nel notare che le fiamme non sortivano alcun effetto su di loro, annunciò che avrebbe fatto distruggere qualsiasi popolo non avesse riconosciuto la grandezza del Dio invocato dai fanciulli.
RUT E NOEMI
Rut è una giovane vedova. E nonostante venisse incoraggiata da sua suocera Noemi a prendere di nuovo marito, ella decide di rimanere accanto a sua suocera. Questo quadro rappresenta la potenza dell’amore familiare.
DAVIDE PENITENTE
Un re Davide cosciente del suo essere peccatore, invoca il perdono di Dio. Sulla scena un angelo con tre spighe in mano a simboleggiare la generosità di Dio; un angelo con un teschio ed una spada sguainata gli ricorda i suoi peccati. E ancora il profeta Natan che incoraggia David alla penitenza ed infine, un re Davide con le insegne penitenziali seguito dal popolo. Questo mistero ci dimostra la presa di coscienza del re dei propri peccati. Così come in occasione dei Riti, tutto il popolo dimostra la propria devozione in penitenza.
IL GIUDIZIO DI RE SALOMONE
L’episodio in cui due donne si presentarono al cospetto di Re Salomone rivendicando la maternità di un bambino. Il re propose di dividerlo in due e, quando una delle donne chiese di salvare il bambino e di darlo all’altra donna, fu chiaro chi fosse la vera madre. Re Salomone era un grande devoto di Dio e in questo episodio dimostrò di avere saggezza e un grande cuore. Di saper distinguere il bene dal male.
IL CORO CANTANTI
In passato potevano far parte del coro solo le giovani fanciulle. Oggi un gruppo di donne di ogni età si appresta ad invocare l’amore per l’Assunta unite in un coro. Ogni sette anni è consuetudine per i cori di ogni rione creare tre nuovi canti: un canto penitenziale, un inno eucaristico ed un saluto per il giorno dell’apertura della nicchia in cui è costudita la Vergine Assunta. Non è un coro di professionisti e non si tratta di una esibizione canora. Il coro è composto da persone che cantano uniti dalla fede e dall’amore.
Per il Rione Croce i canti presentati sono stati i seguenti:
– Preghiera alla Vergine per l’apertura della lastra
– Vergine bella coronata di stelle (Per la Penitenza)
– Canto di Comunione
L’IMMACOLATA CONCEZIONE
La Beata Vergine simbolo della Cristianità.
MARIA REGINA DEGLI ANGELI
La Madonna che viene circondata in cielo da uno stuolo di angeli.
MARIA REGINA DEI PATRIARCHI E DEI PROFETI
Tre scene dall’antico Testamento:
-Abramo che incontra Dio
-Giuseppe riabbraccia Beniamino.
-Mosè che lascia l’Egitto col suo popolo.
MARIA REGINA DEI MARTIRI
L’esempio di cristianità di alcuni martiri.
SANTO STEFANO PROTOMARTIRE
Stefano morì da martire a seguito di una sommossa di un popolo a seguito della sua predicazione di fede. Morì lapidato.
SANTA EMERENZIANA PROMARTIRE
Una giovane verginella anch’ella morta per lapidazione durante l’impero di Diocleziano.
SANTA LUCIA
Figlia di una donna malata, ebbe una visione e le venne annunciato il proprio martirio e la guarigione di sua madre.
SANTA CECILIA
Una fanciulla che visse una vita coniugale in castità. Dichiarò al marito di essersi donata a Dio con la sua verginità. Fu sottoposta durante la sua vita a numerosi martiri.
SANTA APOLLONIA
Martire nella lotta contro il cristianesimo durante l’Impero Romano.
SANTA CATERINA
Caritatevole con i poveri, ammalati e carcerati, fu calunniata per le sue opere. Fu un’altra vittima della lacerazione della chiesa per controversie e corruzione.
SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE
Da piccolo ebbe visone della Vergine Maria. Nella sua vita fondò conventi e nuove missioni nel mondo. Deportato ad Auschwitz nel 1941, fu addetto al trasporto dei cadaveri e lavori di mietitura. Si offrì di morire al posto di un suo compagno di prigionia.
MARIA REGINA DEL ROSARIO
Il rosario, simbolo inequivocabile della preghiera cristiana.
REGINA PACIS
Simbolo della pace tra i popoli.
AGNUS DEI, IL BATTESIMO DI GESU’
Gesù riceve il Battesimo da Giovanni nel fiume Giordano.
IL BACIO DI GIUDA
Il tradimento nell’orto di Getsemani e la conseguente cattura di Gesù.
LA DEPOSIZIONE
Gesù viene deposto dalla croce.
LA COMUNIONE
L’eucarestia come simbolo centrale della cristianità.
SAN MICHELE DIFENSORE DELL’EUCARESTIA
San Michele ci insegna la risolutezza nell’essere cristiani.
UNIVERSALITÀ DELLA CHIESA
Vengono rappresentati i cinque continenti del mondo in cui opera la Chiesa.
LE VIRTÙ TEOLOGALI MORALI E CARDINALI
Virtuoso è colui che si distingue dal disfacimento morale generale.
IL TRIONFO DELLA RELIGIONE
La capillare diffusione del Cristianesimo nel mondo.
SAN PASQUALE BAYLON
Splendido esempio di misticismo e umiltà.
SAN LEUCIO
Sacerdote che riuscì a fermare un brigante facendogli leggere un messaggio: “Quello che per te non vuoi, ad altri non fare”.
SAN ROCCO
Patrono del Rione Croce, viene rappresentato come fulgido esempio di amore per il prossimo.
SAN PAOLO DELLA CROCE
In questo quadro troviamo due file di bambini flagellanti che indossano la divisa passionista. L’abito nero simboleggia la penitenza. San Paolo incoraggia tutti alla penitenza in onore di Dio e dell’Assunta.
SAN GIROLAMO PENITENTE
San Girolamo Penitente è l’ultimo quadro del Rione Croce e durante la processione domenicale, precede il corteo dei Battenti. Ritratto in passione, il messaggio che vuole trasmettere è quello della penitenza e dell’amore per la parola di Dio.
Chiudono il corteo di processione di Penitenza i flagellanti. Membri del popolo che, incappucciati, si percuoto la schiena con la disciplina. Intimo gesto in segno di penitenza e devozione alla Vergine Assunta.
Concludo questo mio semplice racconto della prima giornata dei Riti Settennali in Onore dell’Assunta, lasciandovi alle parole del popolo del Rione Croce:
A loro, a tutti coloro che ci hanno preceduto e che, seppure scomparsi da poco, sicuramente hanno dall’alto lo sguardo rivolto ai Riti, dedichiamo volentieri la nostra penitenza, certi di poter godere ancora della loro approvazione e del loro sostegno morale.
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