Riti Settennali 2017: ll Rione Portella sfila con i suoi misteri per la processione di Penitenza nella seconda giornata della settimana religiosa in Onore della Vergine Assunta.

La seconda giornata della settimana dei Riti Settennali in Onore dell’Assunta che si tiene a Guardia Sanframondi ha visto protagonista i misteri di Penitenza del Rione Portella e i suoi flagellanti.

Abbiamo già parlato dello schema di formazione del corteo processionale rionale nel precedente articolo dedicato al Rione Croce.

Il Rione Portella si sviluppa nella parte nord-orientale del paese. Il suo nome proviene dalla presenza di un’antica porta d’accesso al paese, la quinta, anche se non vi sono molte tracce evidenti.

La Chiesa rionale è quella di San Sebastiano Martire situata accanto alla “Fontana del Popolo” lungo Corso Umberto all’altezza di Piazza Castello. Sorta su un’antica Cappella del 1515, la Chiesa viene fatta risalire al primo ventennio del XVIII secolo.

Il Rione Portella è anche il primo rione ad inserire nel corso della storia dei Riti Settennali la figura delle donne nei misteri. La loro prima apparizione risale infatti al 1893 nel mistero Mosè Salvato dalle acque. Prima di allora, erano stati sempre gli uomini a partecipare e a rivestire anche i ruoli femminili.

I misteri del corteo processionale del Rione Portella hanno una ricca rappresentazione di episodi della Sacra Scrittura, Vita dei Santi e Storia della Chiesa. Più di recente, una particolare attenzione è stata posta anche agli episodi della vita di Gesù.

Ma andiamo ora a vedere nel dettaglio i 26 misteri che compongono il corteo del Rione senza dimenticare la presenza del coro e la coda di flagellanti.

STENDARDO

Il gonfalone apre il corteo processionale. Il simbolo centrale è quello appunto di una porta, o di un arco, su cui vigila la Vergine Maria. Lo stendardo risale al 1928, data riportata sul suo drappo, ed è stato completamente ristrutturato di recente.

LODE E GLORIA A TE, O MARIA

Questo primo mistero è dedicato alla Madonna. Intorno a lei fanciulle che le rendono omaggio.

SAN MICHELE ARCANGELO

L’Arcangelo Gabriele, angelo della giustizia, sguaina la sua spada contro il male rappresentato dal diavolo. Una rappresentazione della lotta tra bene e male.

ADAMO ED EVA SCACCIATI DAL PARADISO

Eva, mangiando la mela, aveva disobbedito al divieto di Dio a non mangiare i frutti dell’albero della vita, facendo peccare anche Adamo. Per questo furono scacciati dal giardino di Eden.

SAN TARCISIO

Un giovane martire, morto per mano dell’aggressione di suoi coetanei non credenti mentre portava l’Eucarestia ai Cristiani carcerati.

SANTA MARIA GORETTI

Simbolo del perdono, la piccola martire Maria, fu vittima di una violenza maschile all’età di soli 12 anni. Prima di morire perdonò il suo assalitore e persuase sua madre a fare lo stesso.

 

 

SAN LUIGI GONZAGA

Di nobili origini, il giovane Luigi Gonzaga, dimostrò un animo buono e caritatevole. Nonostante fosse circondato da sfarzo e ricchezza, seppe rinunciare in favore dei più bisognosi. Morì a soli 23 anni, contagiato da un appestato che aveva cercato di salvare.

SANTA CECILIA

Conosciuta come la protettrice della musica, morì condannata a morte insieme a suo marito per le controversie religiose del cristianesimo.

CORO

Anche il Coro del Rione Portella, in occasione della nuova edizione dei Riti Settennali di Penitenza in Onore dell’Assunta, ha preparato tre nuovi canti: uno per la processione di Penitenza, uno per la Comunione e uno per l’apertura della Nicchia ove è custodita la statua della Madonna. La scrittura di musiche e testi è sempre stata dedicata a musicisti e, nell’opuscolo rionale, hanno voluto render loro omaggio ricordando tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione dei canti fin dal 1888.

SAN BARBATO VESCOVO DI BENEVENTO CONVERTE I LONGOBARDI

Vescovo di Benevento, riuscì ad evengelizzarne il popolo all’epoca sotto il potere dei Longobardi. Le sue reliquie sono conservate sotto l’altare maggiore del Duomo di Benevento fin dal 1687.

SANTA GIOVANNA D’ARCO

Aveva soli diciannove anni quando nel 1431, morì condannata al rogo accusata di stregoneria. Condusse una vita valorosa da guerriera ispirata da voci mistiche. In seguito la Chiesa riconobbe le sue virtù e la santificò.

SAN GIUSTINO DE JACOBIS VICARIO DI ABISSINIA

Prefetto apostolico d’Etiopia e Vicario dell’Abissinia, lì fondò numerose missioni e scuole. Fu perseguitato dalla Chiesa ortodossa etiopica.

LA REGINA DI SABA

Il mistero raffigura il momento in cui la regina di Saba con i suoi cortigiani fa vista del re Salomone portando doni di grande valore. Nonostante ella fosse adoratrice del Dio Sole, si narra che attraverso una lettera re Salomone riuscì a convertirla.

IL BATTISTA

Il quadro rappresenta la festa danzante organizzata per festeggiare il compleanno di Erode. Sua nipote danzò per lui ed egli ne rimase talmente ammaliato da decidere di realizzare un suo desiderio. Quest’ultima, sotto consiglio della madre Erodiade che desiderava da tempo la morte di Giovanni Battista, suggerì la sua decapitazione.

INCORONAZIONE DI ESTER

Si rappresenta il momento in cui il Re Serse scelse Ester, una ragazza ebrea di umili origini, come sua futura sposa e regina.

MOSE’ SALVATO DALLE ACQUE

Il Farone, venedo a conoscenza della promessa di Dio agli ebrei di un liberatore dal loro stato di schiavitù, ordinò l’uccisione di tutti i bambini maschi. In quel tempo in casa dei Levi nacque un bambino e i genitori lo affiarono alle acque del Nilo depositandolo in una cesta, nella speranza di salvarlo. Il quadro rappresenta il momento in cui la figlia del faraone lo trovò e decise di adottarlo dandogli il nome di Mosè che significa “salvato dalle acque”.

I MAGI A BETLEMME

Il quadro rappresenta il momento in cui i magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassare, fanno visita a Giuseppe e Maria per omaggiare il Divino bambinello.

GESU’ FRA I DOTTORI

Un Gesù dodicenne decise di non seguire i genitori rimanendo nel tempio a parlare con i dottori di legge e di Dio.

LE NOZZE DI CANA

Durante le nozze di Cana viene a mancare il vino. Il quadro rappresenta il momento in cui i servitori portano le ampolle di acqua a Gesù il quale si appresta a compiere il miracolo. Far diventare l’acqua, vino.

IL FIGLIUOL PRODIGO

Parabola del perdono e della speranza. L’episodio rappresenta il momento in cui lo scellerato figliolo creduto morto, torna a casa pentito dei suoi sperperi e viene accolto dal padre con gioia.

LASCIATE CHE I PARGOLI VENGANO A ME

Lascate che i pargoli vengano a me e non lo impedite; perché il regno di Dio è di quelli che rassomigliano a loro”. Un quadro gioioso che mostra la purezza di spirito dei bambini e la loro accettazione del Maestro.

GESU’ SCACCIA I MERCANTI DAL TEMPIO

L’unico episodio di un Gesù adirato. Il momento in cui scaccia dal Tempio del Padre suo, venditori e cambiovalute.

LE DIECI VERGINI

Questo mistero vuole ricordare di farsi trovare sempre pronti all’arrivo del Signore. Nel quadro troviamo cinque Vergini stolte e cinque sagge a dimostrazione della differente prontezza di spirito e previdenza. Solo chi è preparata moralmente e spiritualmente, attraverso la previdenza e la saggezza potrà godere del riconoscimento di Dio.

DAVANTI A PILATO

Il momento in cui Pilato accolse la richiesta del popolo ebraico della liberazione di Barabba e la conseguente condanna di Gesù. Affidando la decisione alla legge ebraica si “lavò le mani”. Da questo gesto nasce anche il detto di “lavarsene le mani”.

CALVARIO

Sintesi della Via Crucis. Barcollante, sotto il peso della croce che trascina sulle spalle, egli si avvia verso il luogo della sua crocifissione seguito dalla madre Maria e le pie donne di Gerusalemme.

 

 

INCREDULITA’ DI TOMMASO

Il mistero rappresenta il momento in cui Tommaso, uno degli apostoli di Gesù, incredulo della sua risurrezione, ha bisogna di toccare con il dito le piaghe della sua crocifissione.

MARTIRIO DI SAN SEBASTIANO

Giovane cittadino romano convertito al cristianesimo e difensore della sua fede. Nonostante fosse uno dei giovani prediletti dell’imperatore, fu perseguitato e condannato a morte per la sua opera di apostolato. Legato ad un tronco d’albero venne bersagliato dalle frecce degli arcieri imperiali.

DISCIPLINA

Chiude il corteo la processione dei flagellanti. Col volto incappucciato a proteggere l’intimità del loro gesto di fede e devozione, si percuotono la schiena rispondendo alla litania delle pie donne: “Ora pro nobis”.

Come si può leggere dal loro opuscolo esplicativo, il Comitato Rionale della Portella ha dedicato l’organizzazione del lavoro di preparazione, la rappresentazione e lo spirito della partecipazione degli appartenenti al rione, all’Ingegnere Gaetano Garofano, Deputato di Rione, venuto a mancare qualche mese fa.

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