Torna Salerno Letteratura, la più grande manifestazione culturale del Sud Italia dal prossimo 16 giugno, questo l’appuntamento con una tra le più importanti manifestazioni culturali del Mezzogiorno
Salerno Letteratura ritorna protagonista dal prossimo 16 giugno e fino al 24, questo l’appuntamento con una tra le più importanti manifestazioni culturali del Mezzogiorno, nove giornate che vedranno la presenza e la partecipazione attiva di narratori italiani e stranieri, giornalisti, filosofi, intellettuali e artisti.
Quella che sta per prendere il via è ormai la sesta edizione di Salerno Letteratura, con un menù arricchito maggiormente da ospiti italiani ed internazionali e un cartellone di eventi che muovono dalla poesia, al teatro alla danza. Dopo aver messo a punto la sua collaborazione a livello europeo, unendosi alle rassegneche si svolgono in Portogallo, Irlanda, Spagna e Francia, e dopo aver conseguito l’Effe label, la certificazione europea attribuita alle kermesse culturali e artistiche più appassionanti del continente, il festival ha consolidato i vincoli con le proprie radici, divenendo leader di una Rete dei festival nostrani.
Salerno Letteratura si tiene ogni anno, dal 2013, negli ultimi giorni di giugno. Durante la manifestazione, la cultura “invade” la città valorizzandone gli angoli più belli e caratteristici, per regalare un valore aggiunto alle sue grandi risorse storiche, artistiche, paesistiche, enogastronomiche. In tal modo, il Festival intende sottolineare il carattere di Salerno come luogo vivibile, adatto alla socialità, alle passeggiate e alle conversazioni: una città fatta per vivere insieme, per ritrovarsi e scambiare idee e progetti comuni. Raccordando, in una fattiva collaborazione, tante esperienze diverse che in questi anni si sono affermate accanto alle presenze istituzionali più antiche e radicate, come l’Università.
L’idea è nata dal sodalizio fra 25 manifestazioni sostenute in questi anni in sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con lo scopo di fare team e di sviluppare i territori tramite la cultura.
Prenderanno parte all’ edizione 2018 di Salerno Letteratura André Aciman, autore di “Chiamami col tuo nome”, romanzo ispiratore del film di Luca Guadagnino vincitore di un Oscar; l’attore e sceneggiatore della celebre serie tv “I Soprano” Michael Imperioli; un cospicuo manipolo di scrittori tedeschi e austriaci fra i quali spiccano Harald Gilbers,l’autore di “I figli di Odino”, e Wolfram Fleischhauer; il romanziere camerunense Patrice Nganang, scampato dalle prigioni di Yaoundé; la sudafricana Yewande Omotoso, testimone letteraria delle problematiche relazioni fra bianchi e neri a Città del Capo; i francesi Olivier Guez,autore di una sorprendente inchiesta sul dottor Mengele, e Ian Manook, artefice della saga del commissario mongolo Yeruldelgger; l’inglese Tim Parks col suo ultimo romanzo In extremis; l’albanese Anilda Ibrahimi.
Questi invece gli autori italiani: i registi-narratori Pupi Avati e Cristina Comencini, i bestseller Alessandro Robecchi, Maurizio de Giovanni e Diego De Silva, Antonio Moresco, Aurelio Picca, Romana Petri, Nando Dalla Chiesa, Enrico Deaglio, Marco Santagata, Roberto Finzi, Paolo Di Paolo, i giornalisti-scrittori Marco Damilano, Massimo Nava, Brunella Schisa e Annalena Benini, l’attore Fortunato Cerlino (il don Pietro Savastano di “Gomorra-La serie”) esordiente nella narrativa, così come l’inviata delle “Iene” Sabrina Nobile. E ancora, Eva Cantarella, Silvana Nitti, Antonio Castaldo, Pasquale Scialò, Vittorio del Tufo, Paolo Malaguti, Glauco Maria Cantarella.
Anche per la sua sesta edizione, Salerno Letteratura, sarà teatro privilegiato nella sua giornata di apertura della prima uscita pubblica nazionale della cinquina dei finalisti del Premio Strega. In più torna il Premio Salerno Libro d’Europa. Quest’anno i tre vincitori sono Max Lobe, Olivia Sudjic e Katerina Tuckova.
Per la prima volta il proemio inaugurale sarà affidato al gentil sesso: l’antichista Giulia Sissa, docente all’Università di California a Los Angeles. E per gli innamorati della notte, L’alba della poesia, il reading in attesa del primo raggio di luce dalla terrazza della Fondazione Ebris. Largo anche al teatro, con due testi incaricati dal festival a Katherine Wilson e Vladimiro Bottone, che andranno in scena grazie a due compagnie salernitane: l’Eclissi e il Giullare.
Menzoniamo l’omaggio alla BASILICATA, nella prospettiva di Matera capitale europea della cultura, che conterà momenti riservati alla storia e alle tradizioni (anche culinarie) lucane, che si svolgeranno per tutta la durata del festival, disposti con il sostegno di Women’s Fiction Fest di Matera e la Notte bianca del libro di Potenza. La partnership è figlia del più grande progetto, di cui Salerno Letteratura è capofila, della Rete dei festival del Sud.

L’atrio del Duomo accoglierà il meeting e la performance con Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, autori di Te siento, il linguaggio segreto del tango e l’arte della coppia. Un autorevole cima del tango sarà testimonianza dell’arte del ballo più passionale, quel pensiero triste che si danza, come asserisce l’insigne definizione di Enrique Santos Discepolo.
Il fumetto, la musica, la comunicazione al tempo dei social, la scienza: tante le tematiche che saranno proposte a bambini e ragazzi, sempre protagonisti del festival, che avranno luogo in incontri appositi e nella Summer School.
La manifestazione, come avviene ogni anno, sarà in itinere, allo scopo di valorizzare diversi dei siti più affascinanti del centro storico: Palazzo Fruscione, compreso nella cornice di San Pietro a Corte; il Tempio di Pomona, risalente al periodo romano, quando alla città fu conferito il titolo di Collegio degli Augustali; la chiesa dell’Addolorata, che affaccia su largo Abate Conforti; largo Barbuti, contraddistinto dal coniugarsi di vicoli e piccoli slarghi; l’arco catalano, risalente al XV secolo; il Duomo, fondato da Roberto il Guiscardo e reso sacro da Gregorio VII.