L’antico centro medioevale della seta è entrato da pochi giorni nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. In merito Felicori aggiunge: “Farà rete con la Reggia”.

L’Italia, quella dei piccoli centri abitati ma dall’enorme panorama storico artistico ed umano, si arricchisce di una nuova gemma. Il borgo di Summonte, paesino di 1600 anime, immerso nel Parco Regionale del Partenio. Dall’alto dei suoi 750 metri sul livello del mare  ha una vista privilegiata sul Santuario di Montevergine e questo di per sé già ne giustifica il riconoscimento.

Summonte era conosciuta fin dall’antichità. Il suo territorio era frequentato ancor prima dell’arrivo dei Romani. E dopo di essi, i Normanni qui eressero un poderoso castrum a protezione della valle, che d’allora ha sempre funzionato da fortilizio. Inoltre, dopo la caduta dell’Impero, il borgo comincia a prendere forza e si stringe attorno ad un’abbazia, la cui chiesa era sotto la giurisdizione di quella di Montecassino. 

Nei secoli, Summonte, diventato ormai feudo, è conosciuto come un importante crocevia per la via della seta, qui si praticava la coltivazione del gelso e l’allevamento del baco della seta, testimoniato da un atto che è il più antico documento sulla bachicoltura in Italia. Un importante commercio e posizione strategica che non solo lo hanno fatto conoscere, ma che hanno avvicinato lo stile di vita di questo borgo a città più grandi come Caserta, Napoli, la Costiera di Amalfi e Sorrento, un’identità unica ma formata all’insegna della fortissima influenza di Mercogliano ed Avellino.

Pochi giorni fa, questo paesello è entrato nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Alla cerimonia di premiazione erano presenti le più alte cariche della Regione, tra cui il sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Rosetta D’Amelio, l’abate di Montevergine don Riccardo Luca Guariglia, il primo cittadino del paese Pasquale Giuditta e il Direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori.

Proprio da quest’ultimo è arrivato l’assist più significativo:

Intendiamo attivare e promuovere una rete turistica in ambito regionale che comprenda anche località solitamente non inserite nei principali itinerari di visita, ma che per il loro interesse dal punto di vista culturale, artistico e paesaggistico meritano di essere valorizzate.

Per Summonte è arrivato un importante riconoscimento che si pone come trampolino di lancio per il compimento di un progetto di valorizzazione socio-economica e turistico-ambientale del territorio. Insomma l’impegno per far riconoscere la bellezza vera e l’importanza storico-culturale del borgo è stato tanto ed altrettanto grande deve essere quello per consolidare e far rilanciare la regione del Partenio come forte meta d’interesse turistico.

 

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