Teora organizza cosi’ la festa pre-carnevalesca che si terrà il giorno sabato 27 gennaio con gli Squacqualacchiun, maschera tipica del comune avellinese e la sagra delle Tomacelle.
Teora festeggia l’inizio del periodo dedicato al Carnevale con la Sagra delle Tomacelle e il corteo mascherato de Li Squacqualacchiun. Uomini incappucciati con indosso vestiti precristiani e mantelli rossi percuotono in aria bastoni e campanacci, disturbando in modo malizioso gli spettatori. Dopo lo spettacolo si andranno a disperdere e nascondere nei vicoli di Teora. L’origine del nome proviene, probabilmente, dalla parola dialettale squacquarat ovvero l’essere trasandato. Il vestito,infatti, richiama un po’ uno stile non curato e medioevale.
L’importanza di questa maschera nel periodo carnevalesco è da attribuire alla somiglianza tra gli Squacqualacchiun e i riti propiziatori di Bacco e Dioniso. Il vino e i divertimenti non mancavano mai. Come in ogni Carnevale che si rispetti, il senso goliardico e canzonatorio è il tema portante della parata di apertura. Esultanza, libertà e spensieratezza è tutto quello che chiedono agli spettatori.
Durante la kermesse si esibiranno giocolieri, mangiafuoco, street band e tanti saranno gli stand enogastronomici a partire da quello delle Tomacelle. Questo è un prodotto tipico teorese, una pietanza locale a base di carne di maiale. Le tomacelle sono preparate, infatti, con frattaglie di maiale, rafano (appartenente alla famiglia delle rape, con il sapore simile alla senape) e formaggio grattugiato. Grigliata o bollita, con patate o peperoni, la tomacella verrà servita con pane e con un buon vino rosso locale. La manifestazione si concluderà tra musica e canti popolari con il volo dello scquacqualacchione infuocato.
Corriamo a festeggiare il Carnevale e lasciamo via ogni preoccupazione! Teora è pronta ad accoglierci.