Premio Tenco: la rassegna si terrà al Teatro Ariston dal 19 al 21 ottobre. Già annunciati i tre vincitori: Capossela (artista), Massimo Ranieri e Camanè (operatori culturali).

Nel mare del cantautorato italiano spicca un nome: Vinicio Capossela. Lui irpino d’origine, il padre nacque a Calitri, si è aggiudicato il Premio Tenco 2017 alla carriera. Riconoscimento quest’anno intitolato alle “Terre di Mare” e assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. 

Sono davvero pochi quelli che non conoscono questo poliedrico artista. Un’anima vagabonda che ha viaggiato in lungo e in largo per tutte le latitudini dell’arte e dell’essere umano. Cresciuto nella fredda Hannover ha ben presto sperimentato la gavetta dell’emigrante, che gli ha forgiato il pensiero, tanto da renderlo pienamente libero. Impossibile imprigionarlo. Così, l’uomo, il cantante, ha cominciato a viaggiare fisicamente per mezzo mondo e metaforicamente ha spaziato e dilagato per diversi generi musicali. Partendo a 11 anni dalla breve storia al Conservatorio, per poi debuttare inaspettatamente in una band hard rock, e poco meno che ventenne, l’incontro fatale con la musica di Conte Tom Waits. Dalle ballate intime si passa alle confessioni alcoliche. Ma la sua sete di sapere e sperimentare è insaziabile, si avvicina ai languori latinoamericani, la polvere dei Balcani, le polke e i rebetici, Louis Prima e il jazz, Weille e le feste paesane. E proprio da qui, all’inizio del nuovo millennio si avvicina molto alla sua terra d’origine, l’Irpinia. Questo amore ancestrale e reciproco tra lui e i suoi concittadini si concretizza con la cittadinanza onoraria a Calitri, un libro e un album “Il paese dei Coppoloni” (2015), ad esso dedicato e l’ideazione di un importantissimo Festival musicale che proprio in questi giorni (dal 21 al 29 agosto), da ormai 5 anni si tiene a Calitri: lo Sponz Fest

Successivamente seguono ancora libri, dischi e tanti ambitissimi riconoscimenti, in primis, da parte del Club Tenco – ben 4 Targhe Tenco -, inoltre, il 3 agosto ha ricevuto anche il Premio Lunezia Canzone d’autore. 

La rassegna sarà ospitata al Teatro Ariston di Sanremo dal 19 al 21 ottobre e sarà segnata dal filo conduttore delle “Terre di Mare”. Tantissimi gli ospiti invitati e premiati,ci sarà pure un convegno “Cantautori a scuola“, centrato sui rapporti fra canzone d’autore e mondo didattico.

Capossela è stato premiato per il suo viaggio nella storia della musica e dell’uomo, infatti, il suo riconoscimento è stato così spiegato:

Abbiamo assistito, nel dopo Tenco del 1989, alla partenza del suo viaggio. Un viaggio nella storia della musica e dell’uomo, nella geografia dell’anima e del mito inseguendo le suggestioni di correnti marine. Ci ha portato nei porti di Livorno, Amburgo e Atene; si è immerso nei miti di Melville e nel racconto di un viaggiatore come Cèline. Il Premio Tenco non poteva essergli assegnato che nell’edizione intitolata alle Terre di Mare.

Tra Capossela e i campani e soprattutto gli irpini, c’è un legame fortissimo basato sulla stima, l’affetto e la conoscenza profonda e reciproca che ritrova il suo acme durante i giorni dello Sponz Fest.

Comunque, è motivo d’orgoglio sapere che questo eclettico e completo cantautore dal cuore irpino, dovunque vada, viene apprezzato.

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