Fede e Devozione di popolo per la Madonna delle galline

FEDE E DEVOZIONE DI POPOLO PER LA MADONNA DELLE GALLINE
Una domenica che per Pagani, cittadina del cuore dell’agro nocerino – sarnese è del tutto particolare perché si festeggia “’a Figliola” ovvero la Madonna del Carmine, detta anche “delle Galline”, in quanto la leggenda vuole che siano state delle galline che, mentre “pizzicavano” in un terreno in cerca di cibo, riportarono alla luce un quadro: una tavola di legno sulla quale era raffigurata l’effige della Madonna del Carmelo.

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Depredata già nell’ottocento la Domus del Tiaso

C’erano già stati i tombaroli, nell’Ottocento, in quel salone con la megalografia dionisiaca trovato, quasi un mese fa, nell’insula X della Regio IX, dagli archeologi del Parco Archeologico di Pompei. Di più. I predatori della storia, all’epoca, non si erano limitati solo a quell’ambiente ma attraverso cunicoli, gallerie, pertugi si erano spostati anche in altre aree.

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NAPOLI È UNA NECESSITÀ CHE SENTO NELLE VENE

“Sono anni che vivo e lavoro in giro per il mondo ma non vedo altro futuro che a Napoli. Per troppo tempo mi è mancata la sua cultura, i suoi impulsi, la sua anima”. Così Armando Rotondi, accademico, drammaturgo, regista e tanto altro, premio Terre di Campania 2024.

Se provate a scorrere, magari a bassa voce e senza fermarvi, il curriculum “breve” di Armando Rotondi, napoletano, poco più che quarantenne, drammaturgo di mestiere e poi, ancora, regista, giornalista, accademico, traduttore, studioso di Bracco, di Viviani e di Eduardo, tra gli altri, rischiate di restare senza fiato, tanto è lungo e corposo. Lui, Rotondi, è una delle eccellenze campane che il prossimo tredici dicembre, nel salone del Santuario di Madonna dell’Arco, a Sant’Anastasia, dalle diciotto in avanti, saranno riconosciute e premiate con il trofeo Terre di Campania, per aver dato lustro alla loro terra d’origine.

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IL MIO IMPEGNO PER LA PACE E PER L’ECOSISTEMA 

“Tutto è cominciato al liceo, dove incontrai, come ancora oggi accade a molti e in tante scuole, un docente, Adolfo Loreto, che abitava ai Ponti Rossi, che mi fece appassionare alla sua materia, la Filosofia, incidendo molto sulle mie scelte future. Vede, lui scendeva dalla cattedra, stabiliva un dialogo, un rapporto interpersonale con noi, si interessava alla storia del singolo: ricordo ancora e come fosse oggi i diagrammi che con i suoi gessetti tracciava sulla lavagna, quando parlava di trascendenza e immanenza”. Gaetano – Nino – Daniele, filosofo, scrittore, politico di antico stampo e rettitudine, con un curriculum lunghissimo di amministratore nella politica attiva, premio “Terre di Campania” 2024 per la sezione “Cultura e Impegno civico”, racconta a Terre di Campania il “ragazzo Nino”, il giovane universitario, l’approccio politico ai tempi del PCI, la classe operaia, il politico attuale e il suo impegno per la pace e la salvaguardia dell’ambiente.

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“RISPONDO AL GRIDO D’AIUTO CHE MI ARRIVA DAL TERRITORIO”

Si racconta a “Terre di Campania”, Mariano Nuzzo, quarantasette anni, architetto, sposato, tre figli: due maschi e una bimba, direttore, dal 2023, della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, premio “Terre di Campania” per il 2024 per la sezione “Archeologia”. Lunghissimo, il suo curriculum, fatto di specializzazioni e master, di esperienze professionali su restauri e progettazioni, di incarichi di ricerca e commissioni, docenze, tutoraggi, e di impegno nella Segreteria Tecnica del Parco Archeologico di Pompei, prima, e poi nello stesso parco archeologico, successivamente.  

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