Bagnoli e il suo pontile: la riapertura e il suo utilizzo sono i primi segnali per un nuovo inizio. Solo con solide basi si possono creare enormi palazzi.

Bagnoli vuole riappropriarsi del suo territorio. I cittadini lo meritano.

Cosa resta del vecchio pontile creato dall’Italsider? Che fine ha fatto il punto di attracco delle navi mercantili che portavano il carbon – coke sulla terra ferma?

Un chilometro per correre, per passeggiare per prendere il sole stendendosi su quei muretti a forma di lettini da lido.

Il pontile nord di Bagnoli è questo:  un luogo da cui ricominciare, non un semplice passaggio ma un punto di partenza per tutti coloro che hanno interesse per questa città.

Ci dicono di non bagnarci, perché non è  salutare in quella zona.

Strano, perché nessuno ferma i bagnanti, i pescatori e il windsurf. Potrebbe essere una qualsiasi spiaggia americana, con la differenza delle scuole vista mare da un lato e Nisida con il suo centro di recupero per giovani dell’altra.

Bagnoli è cuore pulsante, è passione per la propria terra. I cittadini senza scopo di lucro hanno rivitalizzato la parte sottostante il pontile. In passato piena di erbacce ed insetti fastidiosi, diventa per opera degli amanti del quartiere un modo per migliorarsi.

Piante di zucca, pomodori, basilico, cactus e tante altre varietà vengono curate non da angeli ma da esseri umani che nel tempo libero preferiscono dedicarsi a Bagnoli per fornire una immagine migliore di quella che è stata loro affibbiata.

Il cuore vince ancora, nonostante tutto.

Come arrivare:

Prendere la metropolitana da Piazza Garibaldi o da Pozzuoli a seconda del punto di partenza, scendere a Bagnoli.

Il pontile dista 10 minuti circa dalla fermata.

L’ingresso è gratuito e rispetta orari precisi : in Agosto è aperto dalle 8.00 alle 19.00 mentre d’inverno dalle 8.00 alle 14.30

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