In queste giornate di calura estiva, mentre il sole picchia forte sulle terre della nostra regione, cosa c’è di meglio che combattere il caldo con la frutta e la verdura fresche campane? Scopriamo insieme quali sono le colture tipiche di luglio e agosto.

L’orto di luglio e di agosto…

Iniziamo da un ingrediente usato già in tempi antichissimi nella nostra cucina: la zucchina. La ricetta delle zucchine alla scapece risale infatti molto indietro nei secoli: addirittura pare che questo fosse il piatto preferito di Federico II.

Nella provincia di Napoli e nella provincia di Salerno è coltivato un peculiare tipo di zucchina: “lo zucchino San Pasquale”. I frutti di questa pianta erbacea hanno una forma cilindrica e oblunga, di colore verde scuro striato in tonalità più chiare. La sua consistenza è particolarmente apprezzata nella cultura gastronomica nostrana, che sfrutta questo prodotto sia nella famosissima pasta e zucchine alla Nerano, sia nelle golosissime “frittelle di sciurilli”, per le quali sono usati i fiori della pianta, di colore giallo-arancio. Questo tipo di zucchina è così chiamato perché, tradizionalmente, viene piantato nella seconda metà di maggio, quando cade proprio la festività di San Pasquale Baylon, che è, tra l’altro, protettore dei cuochi e dei pasticceri.

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Zucchini San Pasquale
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Pomodoro di Sorrento

Il vero protagonista dell’orto, però, d’estate, è lui: il pomodoro. Questo ingrediente fondamentale per la cucina nostrana conosce infinite varietà, che caratterizzano ciascuna il territorio nel quale si sviluppano. Il pomodorino cannellino flegreo, ad esempio, presenta frutti ovali e la sua raccolta si svolge interamente a mano, nel periodo che corre da aprile a luglio. Questo prodotto pare essere presente sul territorio flegreo sin dalla fine dell’800: è infatti un frutto incredibilmente capace di adattarsi a quest’area caratterizzata da terreni vulcanici e sabbiosi.
Ma senza dubbio il pomodoro nostrano più famoso è quello di Sorrento. Coltivato in particolare nella zona di Sant’Agnello e Piano, il pomodoro di Sorrento, con la sua caratteristica forma tondeggiante la sua peculiare “costolatura”, ha una polpa carnosa e compatta dal sapore estremamente delicato, tanto che viene consumato anche (e forse soprattutto) crudo, nelle gustose insalate estive che in questi mesi popolano le nostre tavole.

Un altro protagonista dell’orto estivo, in Campania, è il peperone. La tradizionale “pappaccella”, tonda, di un verde o un rosso particolarmente intenso, ed estremamente costoluta, arricchisce le nostre tavole elaborata in numerose e differenti ricette, e – se è vero che non è proprio un alimento leggero, con questo caldo! – sicuramente è uno dei prodotti più amati e consumati in questi mesi. Ad esempio, il Peperone Quarantino di San Salvaotre, molto dolce e di dimensione conica, è un prodotto utilizzato nella valle telesina essenzialmente per la preparazione del peperone ripieno.

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Le “pappacelle”

Per concludere il nostro giro nell’orto, dobbiamo dire qualcosa di un ortaggio delizioso, che proviene addirittura dall’Arabia, portato in Europa nel Medioevo dai mercanti di spezie: la melanzana. Questo meraviglioso ortaggio trova impiego, nella nostra cucina, in numerose ricette: fritto o al forno, grigliato o sott’olio. Con i suoi frutti di forma oblunga e dal caratteristico colore viola scuro, occupa le aree pianeggianti delle provincie di Napoli e Salerno.

…e il frutteto di luglio e agosto

La Susina "pazza" o "scarrafona"
La Susina “pazza” o “scarrafona”

Passando dall’orto al frutteto ci attende una esplosione di colori. Immediatamente notiamo la presenza di due frutti molto amati nella nostra regione: la prugna e la susina. In particolare, la cosiddetta “prugna coglipiecuri”, di media grandezza e tendente al giallo rossiccio, è coltivata principalmente nell’avellinese. Il susino, invece, è molto diffuso soprattutto nell’area flegrea. Una tipologia di susina, la “botta a muro”, chiamata così perché ricorda nella forma e nel colore dei piccoli petardi, è una delle più diffuse in questa zona, con la sua profumata buccia viola scuro. Sapore altrettanto aromatico e profumato ha la susina “marmulegna”, anch’essa coltivata nella zona flegrea e di un colore giallo intenso. Infine, tra il viola scuro e il giallo intenso, si inserisce una tipologia di prugna rossastra, la cosiddetta “Susina Pazza”.

Concludiamo il nostro giro nel frutteto di luglio e agosto con due prodotti molto amati dai campani: il melone ed il fico. Per quanto riguarda il primo, esso viene coltivato soprattutto nell’agro acerrano-nolano, in due varietà: quella gialla (“capuaniello”), che è fondamentalmente invernale; e quella del melone “rognoso”, verde, dalla polpa bianca e dolcissima, che si apprezza soprattutto in estate. Una menzione particolare merita il melone d’Altavilla, anguria dolce e polposa, coltivata nel Salernitano. Il fico, invece, è coltivato in una varietà molto particolare, quella del Fico di S. Mango, in molti comuni dell’avellinese. Ha una polpa molto succosa color bronzo, tendente al rosso, con un sapore molto caratteristico e poco zuccherino.

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Il fico di S. Mango

Si conclude così il nostro giro sotto al sole nel gigantesco e meraviglioso orto che è la nostra terra. Non ci resta che rinfrescarci… mettendoci a tavola!

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