Giancarlo Giannini e Marco Zurzolo 4tet in “Le Parole Note” per il Pomigliano Jazz Festival

Sabato 27 ottobre nell’ambito della XXIII Edizione di Pomigliano Jazz in Campania, uno spettacolo straordinario che ha coniugato in modo perfetto poesia e musica portato in scena dall’attore Giancarlo Giannini con il Marco Zurzolo 4tet, formato da Marco Zurzolo al sassofono, Carlo Fimiani alla chitarra, Aldo Perris al contrabbasso e Marco Gagliano alla batteria.

Lo spettacolo ruota attorno alla celebrazione del tema dell’amore e della donna per mezzo de “Le parole note”, quelle dei versi di famosi poeti che ci conducono in un viaggio ideale verso una dimensione eterna, senza tempo, come quella della poesia.

“Questa sera ci divertiremo, spero – esordisce così Giannini – Viaggeremo un po’ tra musica e parole, nella poesia e soprattutto nel tema delle poesie d’amore e dei poeti che, nel presente e nel passato, hanno parlato della donna”

Infatti non poteva esserci scelta migliore di Giancarlo Giannini per tale progetto, uno dei migliori attori fra i più grandi talenti del cinema italiano, visto che con il suo talento e la capacità emotiva della sua voce è riuscito a suscitare emozioni tali da coinvolgere e commuovere il numerosissimo pubblico del Teatro Gloria di Pomigliano D’Arco, accompagnandolo in una sorta di percorso di riflessione sull’esaltazione dell’amore e della figura della donna attraverso la magia delle parole dei più importanti poeti di ogni tempo.

La musica è un altro elemento importante, altrettanto forte ed evocativo come la parola stessa, tanto più se il musicista è un artista come Marco Zurzolo il quale apre il concerto con il suo gruppo con il brano colonna sonora della fiction TV “I Bastardi di Pizzo Falcone”, dopodiché entra in scena Giancarlo Giannini e, da quel momento, la sua determinante bravura, la forza della poesia e della musica, divengono assoluti protagonisti in scena.

Da grande attore qual è, con lettura ed interpretazione sentita e vibrante, con una perfetta scelta di ritmi, Giannini si incrocia con le esibizioni del “Marco Zurzolo 4tet” che ci regalano dei brani di jazz e blues veramente di ottimo livello; singolari le esecuzioni di temi musicali, anche molto noti come “Quizas, quizas, quizas”, come anche quelle di brani, sempre in chiave jazz, della tradizione napoletana come “Rumba degli Scugnizzi”, “Indifferentemente”, oltre che brani composti dallo stesso Zurzolo come la dolcissima “A Bruno” dedicata ad uno dei suoi amici più cari scomparso da alcuni anni (il sax che suona era il suo) . Particolarmente emozionante l’omaggio al fratello Rino Zurzolo con il brano “Rino” che è intrisa di emotività e di dolcezza pura.

Lo spettacolo continua con una serie di poesie e componenti di Pedro Salinas, Garcia Lorca, Poliziano, Pablo Neruda e ancora Dante, Petrarca, Pasolini ed altri.

Particolarmente applaudite dal pubblico, “A Silvia” di Leopardi e“S’i’ fosse foco” di Cecco Angiolieri come anche “L’orazione funebre di Antonio”, dal “Giulio Cesare” di Shakespeare. Si continua così, in un equilibrato insieme di musica e “parole note”, di grandi sorrisi tra Giannini e Zurzolo che testimoniano la profonda intesa fra i due Artisti e la grande gioia di portare in scena un progetto nel quale credono molto entrambi, proseguendo tra i tantissimi applausi del pubblico che conducono al bis sui versi bellissimi di “Questo amore” di Jacques Prevert. e chiudendo coi fantastici versi di William Blake.

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