I Beltrami e i loro Punti di vista.
È in tour il secondo lavoro della band campana.
Imbattersi inaspettatamente in nuovi progetti musicali è una sorpresa sempre molto piacevole. Lo è ancora di più se i progetti in questione sono nati e si stanno evolvendo nel grembo materno, sfruttando le potenzialità che la Campania ha da offrire in questo campo.
Si parla di Beltrami, un progetto musicale nato nel 2011 dalla collaborazione tra Giampiero “Jum” Troianiello, Pasquale “Omar” Caldarelli e Carmine Franzese e che, in seguito alla presentazione nello scorso Natale, sono arrivati a pubblicare quest’anno la loro seconda fatica, Punti di vista, anticipato dal brano La verità. Il loro è un percorso che si allontana dall’immediatezza del successo facile, dettato dai palchi dei vari talent show, ma affonda le sue radici nella strada. Letteralmente.
Il loro primo EP, Ditelo ad Annie, li ha portati ad intraprendere i primi tour e un anno dopo a partecipare con grande successo a due contest regionali, l’Hinterland Music Festival e il Nano Contest. Tant’è vero che nel 2012 sono riusciti già a pubblicare il loro primo disco, Intorno, e a portarlo in giro per la Campania, creandosi notorietà locale dopo locale fino alla consacrazione del brano Tu, il mare sulla home page di Mtv Generation.
Uno stile essenziale e diretto, il loro, che partendo da un background di musica leggera o cantautorale (Sophie e Qui), viene contaminato in alcuni brani da sonorità leggermente più rock (Prospetti di marzo), arrivando persino allo swing (Finché ancora resteranno le parole) e a tratti al jazz. Tra le loro fonti d’ispirazione ci sono infatti Tom Waits e Miles Davis. La caratteristica che subito salta all’orecchio dell’ascoltatore è sicuramente la naturalezza con cui diverse sonorità si intrecciano in ogni brano, e come questa permei i testi; che risultano a loro volta essenziali e mai banali, bensì universali. Il mondo esterno, onnipresente e criptico, è sia una realtà da mettere a fuoco, sia un mezzo per far luce sul proprio microcosmo. È dunque necessario passare per temi quali l’amore, il dolore e la passione per giungere ad una visione d’insieme più ampia.
L’album, di fondo più maturo del lavoro di debutto, si basa proprio su questo: undici tracce che hanno la soggettività come fil rouge. Amore, tristezza, felicità e interazione, adattamento al proprio contesto sociale raccontati in undici chiavi diverse. Essi rappresentano in questo caso il metro di giudizio della società in cui viviamo, dalla quale siamo sovra – o mal – stimolati e che non lascia più spazio al punto di vista. L’emersione dell’emotività diventa dunque o l’unica possibilità di salvezza, o meglio la chiave per evitare di impazzire («Chi ti ha imposto un presente che non ha niente più da garantire ma / ci illude di tenerci liberi» – da Cosa riusciranno mai a inventarsi? ).
Una seconda prova cruciale per qualsiasi artista, ma che, come ha confermato il repentino successo sul palcoscenico, sembra sia superata in pieno.
Beltrami: sito web ufficiale – pagina facebook – Punti di vista su iTunes