I fantasmi della guerra, sculture “di fortuna” di Elio Mazzella

A quanti di noi è mai capitato di trovarci di fronte ad opere di arte contemporanea e non capirne il significato, non riuscire ad afferrare il “senso” di ciò che si osserva.

Provate a passeggiare all’interno del sito della Galleria Borbonica di Napoli e sarete sicuramente “impressionati” da strane sculture metalliche. Assemblaggi di più pezzi arrugginiti, mostri pensanti, strani, brutti che sembrano essere state trasportate da un’altra dimensione.

Curiosi, si chiede alla guida, che con una sapiente spiegazione informa tutti che si tratta di una collezione di arte contemporanea consegnata da un’artista ischitano al sito della Galleria Borbonica.

Ci si chiede quindi perché?

I fantasmi della guerra sono la collezione dell’artista Elio Mazzella, il quale ha raccolto i reperti bellici di ciò che è avvenuto durante il bombardamento di Montecassino nel 1944 quando fu rasa completamente al suolo.

L’artista ha deciso di lasciare qui in consegna la sua collezione perché era questo il luogo migliore per contestualizzare le sue opere. Opere d’arte che lui definisce “mostri”. Ma non c’è da stupirsi se per primo, le definisce brutte, prive di grazia, bellezza e armonia.

Queste sculture sono la sintesi di un concetto profondo, che ruota intorno al tema della guerra e in particolare al secondo conflitto mondiale. Chi pratica, vive o subisce la guerra perde ogni traccia di umanità, si trasforma e diventa un oggetto che si ossida e si imbruttisce con lo scorrere del tempo. Un’arte che ci spinge a riflettere, porci delle domande e dare una spiegazione a quanto ancora succede fuori dalle nostre case. Un messaggio dunque, di speranza, imparando dal passato a non ripetere gli stessi errori.

Dal 1990 Elio Mazzella si dedica alla scultura realizzando molte opere nate dall’assemblaggio dei reperti bellici della seconda guerra mondiale

Elio Mazzella (1938, Napoli) artista napoletano cresce all’interno di una famiglia illuminata dal faro dell’arte, dimostrando fin da piccolo una pulsione particolare verso il mondo dell’arte. Insieme ai suoi due fratelli Rosario e Luigi segue le orme del padre. Legati dalla medesima passione, i tre fratelli approfondiscono le proprie potenzialità e con uno stile particolarissimo le mettono al servizio dell’arte.

I fantasmi della guerra rappresentano il lavoro di una ricerca artistica particolare, frutto di studi e suggestioni che riceve dagli umori e dal clima che viveva in quegli anni in città, riscuotendo successo da parte della critica più qualificata.

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