Il Teatro Augusteo,pilastro napoletano e soggetto a numerose ristrutturazioni e dalla lunga storia, quest’anno compie settant’anni.
Costruito tra il 1926 e terminato il 1929 dall’architetto Arnaldo Foschini e l’ingegnere Pier Luigi Nervi, il Teatro Augusteo è un pilastro della città partenopea, e quest’anno compie ben settant’anni. La sua storia è lunga e altalenante. Nella rinomata via Toledo è presente un Palazzo molto antico: Palazzo Berio. Fu un allievo di Raffaello Sanzio, Giulio Romano, ad erigere il bel Palazzo nel 16° secolo. Un’altra mente nota ha poi ristrutturato il suddetto: Luigi Vanvitelli, nel 17° secolo. Ma come, esattamente, può essere collegato un palazzo antico al nostro Teatro Augusteo? Moltissimi anni fa, il Palazzo possedeva un salone adibito a teatro. È sulla base di questo salone che si pensa sia stato poi costruito il Teatro Augusteo.
Il Palazzo, prestigioso fin dai suoi albori e in particolare nel 17° secolo, fu in parte demolito nel 1922. Una parte del Palazzo fu utilizzata per la costruzione della Funicolare Centrale, che collega il Vomero con il centro partenopeo. L’altra parte fu adibita per il neonato Teatro Augusteo, nella omonima Piazzetta. Il Teatro fu, alla sua apertura, utilizzato come cinematografo. All’epoca, essendo il cinema muto, era l’orchestra ad accompagnare le proiezioni. In breve tempo il Teatro acquistò fama. Ospitò tutti i grandi della musica napoletana, e nel 1930 fu proiettato il primo film sonoro. Da questo momento in poi, l’Augusteo non si sarebbe più fermato, tra balletti, music hall, concerti e riviste. Tra i più famosi del primo decennio d’oro del Teatro: Josephine Baker, Giovanni Martinelli, Beniamino Gigli, Tito Schipa.
Ma l’orrore della guerra non risparmiò il Teatro, che riaprì solo nel 1945. Divenuto prettamente un cinema, chiuse di nuovo nel 1980. Qualche anno dopo, una richiesta eccentrica: vi era la volontà di trasformare il Teatro Augusteo in un supermercato! Questo, naturalmente e per fortuna, non accadde. All’epoca si impose il nuovo gestore del Teatro: Francesco Caccavale. Ed è dalla seconda metà degli anni ottanta che il Teatro è posto sotto l’attenzione del Ministero dei Beni Culturali. Grazie al lavoro dell’architetto Pippo Caccavale, dagli anni ’90 il Teatro Augusteo diventa un Teatro a tutti gli effetti.
Il Teatro può ospitare tuttora eventi cinematografici, ma di eccezione. Il Teatro Augusteo può essere anche una sede di congressi e meeting. Memore di una storia intensa, frammentaria, illustre, il Teatro continua ad ospitare artisti di eccezione (e moltissimi altri artisti) come: Leo Gullotta, Biagio Izzo, Carlo Buccirosso, Serena Autieri, Massimiliano Gallo, Alessandro Siani. Non solo teatro e cinema, ma anche musica: il palco dell’Augusteo è stato solcato da Elisa, Nek, Patty Pravo, Pino Daniele, Bruce Springsteen, Pooh, Giovanni Allevi. Dalla capienza di 1420 posti, con 10 mila abbonati, il Teatro continua ininterrottamente le programmazioni, fatte di spettacoli teatrali e concerti di musica classica e leggera.
