Spingono alla socializzazione e forniscono prodotti di sicura provenienza, gli orti urbani sempre più presenti nelle nostre città.
Più di mille orti urbani piantati in Campania, la nuova moda degli amanti del pollice verde spinge le persone alla socializzazione e alla diffusione di prodotti a chilometro zero di sicura provenienza e bontà, per chi al tempo delle bufale online vuole essere certo di cosa mangia, ed in più la pratica degli orti urbani muove più di un miliardo di euro sul PIL nazionale.
Il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo si è espresso a riguardo «Sì è vero è diventata un po’ una moda, ma una moda che è bene che si diffonda, perché è una forma di welfare dal basso, un fenomeno con una grande valenza sociale. Persone abituate a ignorarsi sul pianerottolo poi magari si ritrovano a stringere amicizia nell’orto del palazzo». Ma la faccenda non è circoscritta alle realtà familiari, gli orti urbani coinvolgono numerose associazioni ed iniziative, come testimonia Buonomo «progetti legati agli orti urbani sono tantissimi, si va dai ‘1000 orti per la Campania’ finanziati dalla Regione nel 2010 agli ‘Orti divini’ in Costiera amalfitana».
Tanti i progetti avviati negli anni da Legambiente o gruppi di cittadini, a partire dai primi piantati a Pontecagnano che attualmente sono un’ottantina. Numerosi tra Avellino e Benevento, un po’ meno a Napoli dove non mancano però orti sociali come quello di Ponticelli, costantemente preso di mira dai vandali e risistemato con pazienza ogni volta dai volontari, o ancora gli orti di Cava dei Tirreni ed il progetto “matti per l’orto“, “orti e giardini della dieta mediterranea” nel Cilento.
L’ultimo progetto di Legambiente è “OrtoMondo” a Capaccio Pestum, dove trenta migranti del centro di accoglienza territoriale si prendono ogni giorno cura di undici orti, situati nel centro stesso, una straordinaria opportunità di integrazione come spiega Buonomo «In questo modo facciamo vera integrazione e permettiamo a questi giovani di sviluppare competenze utili per il loro futuro».