Steve McCurry: la mostra fotografica più viscerale e vera si trova al PAN dal 27 ottobre al 12 febbraio.

In un centro di cultura dinamico e sempre aperto al dibattito sui temi più attuali, non poteva mancare una delle mostre più attese dell’anno, quella del maestro della fotografia contemporanea Steve McCurry.

Dove? Al PAN di Napoli, in via dei Mille n 60.

Il palazzo delle Arti, nei suoi oltre 6000 mq, offre spazi espositivi per l’incontro e la consultazione di opere contemporanee in grado di differenziare e moltiplicare gli stimoli culturali da offrire ai suoi visitatori, con il preciso intento di essere sempre più un polo artistico-culturale di interessi polivalenti con vocazione europea, nel pieno centro di Napoli.

In perfetto stile PAN, questo mese l’appuntamento è col fotografo Steve McCurry dal 27 ottobre (giorno dell’inaugurazione) al 12 febbraio 2017 per ammirare la mostra “Senza confini” di questo fotografo di Philadelphia, impegnato “senza confini” nei luoghi del mondo dove si accendono i conflitti e si concentra la sofferenza di popolazioni costrette a fuggire dalle proprie terre; McCurry, infatti, è impegnato a fotografare conflitti internazionali, tra cui le guerre in Iran-Iraq, nelle Filippine, in Afghanistan e la Guerra del Golfo, distinguendosi sia per l’eccezionale coraggio delle sue imprese, sia per il merito di mostrare la condizione dell’uomo contemporaneo, costretto a vivere nella guerra e nella sofferenza.

PAKISTAN-10006NF, Train engineer, Landi Kotal, Pakistan, 1983Situated on the Khyber Pass, Landi Kotal is on one of the few routes through this mountainous region to the city of Peshawar. Subject to extreme weather, maintenance of the train track that serves this area is an ongoing task. McCurry portrays one of the train engineers who work in this province.  Phaidon, Iconic Images, final book_iconic

Ogni scatto del maestro racchiude uno scrigno di sentimenti ed emozioni, una narrazione che attraversa culture ed etnie diverse e che raggiunge livelli di dolore ed empatia molto elevati, che avvicinano il cuore e l’anima di chi si trova di fronte l’obiettivo, ma soprattutto di chi è dietro la macchina fotografica.

È straordinaria la capacità di questo artista di attraversare i confini della lingua e della cultura, superando le differenze etniche tra lui, e di conseguenza noi, e i soggetti che sceglie come modelli per dare prova di storie di dolore e sofferenza che prova chi è nato nel lato sbagliato del mondo.

Fotografie forti dai colori accesi che colpiscono per un particolare: un paio d’occhi brillanti come il mare a mezzogiorno, la cui bellezza, se pur palese, è celata dallo sgomento di uno sguardo impaurito; la pelle luminosa di una donna matura che suscita fastidio e ripugnanza per quel suo collo lungo imprigionato in una struttura d’acciaio; e la contraddizione di una foto che ritrae un bambino e una pistola nello stesso contesto.

img_2893Tutti dettagli che colgono l’attenzione di chi guarda, stupito e amareggiato, ciò che la guerra imprime non solo al paesaggio, ma soprattutto al volto umano.

Per chi volesse, quindi, cogliere l’occasione di osservare il mondo da un altro punto di vista, l’appuntamento è con Steve McCurry al Pan il 27 ottobre alle 19 per l’inaugurazione della mostra “Senza confini”, dove saranno esposte sia alcune tra le foto più famose della carriera del fotografo, scatti famosissimi che non possiamo non conoscere, sia foto dei suoi ultimi lavori non ancora pubblicate

 

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