Nel chiostro monumentale del Santuario della Madonna della Speranza in Marigliano si chiudono, il 7 gennaio 2024, le iniziative di ‘800, l’evento che ha celebrato l’ottavo centenario del presepe di Greccio.

Un mese di iniziative, partite il 5 dicembre 2023, promosse dai frati minori del Convento di San Vito / Santuario della Madonna della Speranza in Marigliano, per celebrare il primo allestimento del Presepe ad opera di San francesco d’Assisi a Greccio. Incontri culturali, catechesi, mostre d’arte, tradizione hanno richiamato visitatori, soprattutto da fuori città, per condividere l’idea di Padre Giuseppe Sorrentino, Rettore del Santuario e Vicario provinciale francescano, che con la direzione artistica di Giuseppe Ottaiano ha voluto offrire ai fedeli un’ interpretazione nuova del presepe, ma sempre nel solco della tradizione.

«Oggi – dice Padre Giuseppe Sorrentino – Gesù nasce soprattutto per i poveri, i derelitti, coloro che soffrono la fame e le atrocità della guerra. Oggi San Francesco insisterebbe sulla dolcezza e sulla compassione che renderebbe concreto l’annuncio del Vangelo».

Il penultimo giorno delle iniziative di ‘800, il 6 gennaio, coincide con l’Epifania del Signore. Se il Natale è Dio che si è nascosto nel Bambino, all’Epifania è il Bambino che si manifesta come Dio, come spiega Mons. Giovanni Rinaldi, Vescovo Emerito di Acerra. In questi tempi dove la speranza della dolcezza e del bene stentano a trovare luogo nel cuore degli uomini, ci piace salutare il periodo natalizio con l’augurio che Gesù sia venuto per tutti, ma in particolare per gli ultimi. Fino al 2 febbraio, visitando il Santuario mariglianese o una chiesa affidata ai frati francescani, é possibile ricevere l’indulgenza plenaria concessa dalla Penitenzieria apostolica.

Affresco della Natività – Adorazione dei Pastori di ignoto pittore manierista (1570 – 1575) Napoli, Chiesa di San Giovanni a Carbonara

Natività    di Luigi Vassallo

Nascerò tra voi, ma in verità vi dico che non nascerò per tutti voi.

Non nascerò per i ricchi che hanno già la loro consolazione, ma per i poveri.

Non nascerò per quelli che a pancia piena continuano ad ingozzarsi, ma per quelli che hanno fame.

Non nascerò per quelli che sono sempre ridanciani e in festa, ma per quelli che piangono.

Non nascerò per quelli che insultano o corrompono i giudici, ma per quelli che hanno fame e sete di giustizia.

Non nascerò per quelli che si battono il petto e dicono “Signore, Signore”, ma per quelli che aiutano i deboli e gli sventurati.

Non nascerò per chi sta coi tiranni che opprimono e violentano o istupidiscono le coscienze, ma per quelli che gli si oppongono e resistono.

Non nascerò per chi manipola i fatti e diffonde menzogne e revisionismi, ma per quelli che si ostinano a testimoniare la verità.

Non nascerò per chi chiude la sua porta in faccia al povero, ma per chi divide con gli altri quello che ha.

Non nascerò per chi si genuflette nel mio nome e intanto serve un altro padrone, ma per chi prende la sua croce e mi segue.

Non nascerò per i mercanti del tempio che vendono o comprano nel mio nome, ma per quelli che non si lasciano comprare.

Non nascerò per i sepolcri imbiancati che occupano le prime file dei templi che mi dedicano, ma per le prostitute, i drogati e i derelitti che si nascondono in fondo al tempio.

Nascerò per alcuni e non per gli altri. E gli altri mi uccideranno ancora una volta.

E io chiederò al padre mio di perdonarli perché non sanno quello che fanno.

Amen.

 

 

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