Overcome, il secondo lavoro degli Indubstry che continua la strada del primo album Push
Il 17 giugno 2016 viene pubblicato Overcome, il secondo lavoro discografico della band Indubstry, prodotto dall’etichetta indipendente Suonivisioni e distribuito daAudioglobe.
“Overcome”, è un titolo impegnativo che porta sulle proprie spalle una grossa responsabilità: l’intenzione di superare i confini fisici e culturali, oltre che musicali. La pubblicazione del disco è stata anticipata, lo scorso 24 maggio, dal lancio del primo singolo Fuoco, che vanta la collaborazione artistica di Luca Persico aka Zulù.
Il nuovo album ci vede più consapevoli di chi siamo e del nostro modo di concepire quello che facciamo. Dopo 6 anni di lavoro insieme e 3 di tour è normale che ciò accada. Il sound ora lo sentiamo più nostro, c’è una maggiore consapevolezza, ma la strada non finisce mai ed è piena di ostacoli da superare.
Undici tracce – tutte in lingua inglese ad eccezione delle collaborazioni, in dialetto napoletano – compongono un progetto dalle sonorità marcatamente dub e reggae, e che, per l’iter di gestazione, testimonia la sua natura di prodotto musicalmente “esportabile”: concepito e registrato in Campania, l’album è stato poi perfezionato a Monaco, presso l’Elevator Studio del producer e sound engineer, Umberto Echo.
L’album si apre con l’intro The Evil Empire, un brano con una forte impronta dub che metete in rilievo il suono della chitarra. Subito Fuoco col feat. Di Zulù si dissocia dalle sonorità classiche reggae e si lascia influenzare da un sound elettronico accattivante. My Party è un incessante brano da festa che richiama le sonorità già conosicute degli Steela. War inna the yard e Why portano avanti il discorso musicale del primo disco: un reggae con incursioni dub. Paren E Mast, cantato con Clementino, ha l’importante compito di poter avvicinare anche i più ostici ascoltatori al reggae grazie al featuring il noto rapper campano. Il disco continua con la dolcezza di Book of Life che si contrappone ai suoni ballabili di Two Kings quasi associabile alle sonorità ben più note dei Subsonica. Infine, Realize, resta un brano abbastanza anonimo all’interno del disco.
L’album si chiude con due remix, Realize In Dub e Book Of Dub, di Umberto Echo produttore dub di Monaco.
Overcome è un disco interessante che rispetto al precedente si differenzia per l’uso marcato dell’elettronica, aprendo nuove strade e sonorità nella storia ben delineata degli Indubstry