Il Palazzo Reale di Napoli, ubicato in Piazza del Plebiscito, fu commissionato nel Seicento, dai Viceré spagnoli di Napoli all’architetto svizzero Domenico Fontana che ispirò il suo disegno progettuale a canoni tardo-rinascimentali.

Il Palazzo, in seguito, sarà destinato ad ospitare i Viceré austriaci e i Re di casa Borbone.

La facciata, adornata di archi e nicchie, ospita le statue dei sovrani di Napoli delle varie dinastie: Ruggiero il Normanno, Federico II di Svevia, Carlo I d’Angiò, Alfonso V d’Aragona, Carlo V d’Asburgo, Carlo III di Spagna, Gioacchino Murat, Vittorio Emanuele II.       Retrostanza-Leggio                                                                          Dal Cortile d’Onore si accede al Museo per un monumentale scalone, progettato da Gaetano Genovese nel corso della ristrutturazione del palazzo a seguito dell’incendio del 1837.                                               Sulle pareti, ai marmi rosati di Sicilia, si alternano i bassorilievi di marmo di Carrara; la volta al padiglione è ornata di stucchi bianchi con stemmi del Regno di Napoli e della Sicilia.                                      La prima delle 36 sale è il Teatro di Corte, allestito nel 1768 da Ferdinando Fuga, presenta palco reale e sculture in cartapesta raffiguranti Minerva,Mercurio,Apollo e le Nove Muse.                                              La seconda sala, la Prima Anticamera,è dominata dal soffitto barocco che raffigura  Il Genio Reale e le virtù del Re e della Regina. I mobili che la sala ospita, risalgono alla seconda metà dell’Ottocento e sono di gusto neo barocco.                                                                                                                                 Studio di Gioacchino MuratDurante il percorso si incontra il Salone delle Guardie del Corpo e Lo Studio di Gioacchino Murat (Sala XIII) che conserva un importante mobilio  realizzato da Adam Weisweiler nel 1812; l’orologio e la libreria risalgono allo stesso periodo, quest’ultima è solo una parte della Biblioteca Reale.    L’antica stanza da letto dell’Appartamento della Regina, La sala XIV,è divenuto il Quarto Salotto della Regina.  Stanza della Regina-Arredo rococò                                             Allestito con dipinti della scuola Napoletana del Seicento e del Settecento,presenta sul caminetto neoclassico, un orologio inglese a carillon con automi del Settecento.

Particolare è il leggio rotante situato al centro della Retrostanza che proviene dalla biblioteca della regina Maria Carolina, che ispirandosi all’epoca neoclassica,permette di consultare più volumi contemporaneamente.                                                           Infine, nella Cappella Palatina di Palazzo Reale è esposta la preziosa composizione presepiale del Banco di Napoli che oltre alla rappresentazione della Natività e della Gloria, è ricca di personaggi, situazioni e particolari della realtà quotidiana dell’epoca.

Diceva Federico II di Brobone:

I miei affetti sono qui. Io sono napoletano, né potrei senza grave rammarico dirigere parole d’addio ai miei amatissimi popoli, ai miei compatrioti. Qualunque sarà il mio destino, prospero od avverso, serberò sempre per essi forti ed ammirevoli rimembranze. Raccomando loro la concordia, la pace, la santità dei doveri cittadini.

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