NAPOLI È UNA NECESSITÀ CHE SENTO NELLE VENE

“Sono anni che vivo e lavoro in giro per il mondo ma non vedo altro futuro che a Napoli. Per troppo tempo mi è mancata la sua cultura, i suoi impulsi, la sua anima”. Così Armando Rotondi, accademico, drammaturgo, regista e tanto altro, premio Terre di Campania 2024.

Se provate a scorrere, magari a bassa voce e senza fermarvi, il curriculum “breve” di Armando Rotondi, napoletano, poco più che quarantenne, drammaturgo di mestiere e poi, ancora, regista, giornalista, accademico, traduttore, studioso di Bracco, di Viviani e di Eduardo, tra gli altri, rischiate di restare senza fiato, tanto è lungo e corposo. Lui, Rotondi, è una delle eccellenze campane che il prossimo tredici dicembre, nel salone del Santuario di Madonna dell’Arco, a Sant’Anastasia, dalle diciotto in avanti, saranno riconosciute e premiate con il trofeo Terre di Campania, per aver dato lustro alla loro terra d’origine.

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