Può un luogo essere affascinante ed incautamente trascurato allo stesso tempo?

Diverso tempo fa scrissi un articolo su Torrefumo situato a Monte di Procida (NA). È impossibile negare che l’articolo precedente, essendo io cittadino del comune montese e amante del luogo che sto per descrivervi, fosse stato scritto con un occhio molto (se non troppo) ottimista. La questione che vorrei far risaltare è molto più ideologica che politica, credetemi. A questo punto, però, sarebbe meglio fare un piccolo passo indietro.
Torrefumo è una “passeggiata ecologica” che si distende lungo la costa del comune di Monte di Procida, contigua alla ben più nota spiaggia di Miliscola, situata nel comune di Bacoli. Questa parte della costa montese è estranea all’interessamento delle amministrazioni e agli investimenti che invece sono destinati al fulcro della Marina del paese e cioè il porto di Acquamorta. Ora, i motivi di ciò sono essenzialmente due. Il primo è scaturito dal fatto che non vi è alcun porto a Torrefumo. Il secondo, meno scontato del primo, è frutto dei restrittisimi vincoli paesaggistici che bloccano qualsivoglia incentivo allo sviluppo della candida passeggiata immersa nel verde.
Fatte queste premesse è lecito, però, riflettere su quest’ultimo tratto di argomentazione. ‘Incentivo’ non significa andare a distruggere qualsiasi legame con la nostra tanto amata natura costruendo palazzi grigi per poi riempirli con uffici tristi. Si tratta di rendere più agevole il godimento di un posto così bello che difficilmente può essere migliorato. Magari per fare in modo che sempre più persone possano apprezzarlo. Risulta davvero difficile comprendere qual è la giusta soglia entro la quale si può ‘incentivare’ senza ‘intaccare’ e su questo non ci piove. Ma può, questo, essere il pretesto per distogliere lo sguardo e voltare faccia ad una lingua di terra così affascinante?
Arrivo alla questione ideologica come promesso, nonché quella che più mi appartiene. Lungi da me perdermi in moralismi isterici sulla tutela dell’ambiente che sicuramente avrete avuto la ‘fortuna’ di ‘apprezzare’ altrove, ma alcuni comportamenti faccio davvero fatica a comprenderli. È davvero possibile essere così presuntuosi da scaricare, com’è stato fatto in passato, materiale edile di risulta in un luogo, all’epoca più che adesso, così libero da eventuali costruzioni e così vicino al mare? A questo punto non posso far altro che mostrare tutta la mia solidarietà a coloro che, seppur nel loro piccolo e, ci tengo a sottolinearlo, svincolati da qualunque associazione, hanno contribuito nel tentativo di ripristinare la bellezza di Torrefumo con piccoli contributi e servizi. La propria terra si ama tutta, sino all’ultima goccia.

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