Lina De Cicco presenta la sua nuova silloge poetica, che si snoda in versi liberi ed emozioni condivise.

Lina De Cicco, pomiglianese per nascita e mariglianese per amore, ha sempre coltivato la scrittura come divertissement dell’anima fuori dai consueti schemi, perché insieme gioioso e impegnato.

Donna di profonda cultura letteraria, ha voluto intitolare la sua ultima pubblicazione poetica, per i tipi di LER,  Cristalli d’Anima, quasi a significare una purezza e trasparenza preziosa dei sentimenti che esplodono dall’anima per farsi spazio attraverso la parola, in un racconto che rende tangibili i momenti di una vita trascorsa nel culto familiare e destinati ad accompagnarla in un cammino che oggi la vede ancora piantare semi di amorevole tenerezza.

Il sottotitolo, Familia, dice immediatamente l’intento della poetessa di continuare il racconto (in preparazione Natura e un terzo volume di cui la De Cicco non ha ancora svelato il tema), e al contempo esplicita la forza e la tenacia dei legami familiari che sostanziano l’intero percorso di vita della scrittrice.

Nella dotta prefazione, l’indimenticabile Prof. Franco Trifuoggi sottolinea, con la fine penna che lo ha sempre caratterizzato, come Il colloquio della De Cicco con Erato, Musa della poesia, sia fruttuoso e gravido di un respiro lirico libero e spontaneo, che “spazia liberamente nei ricami della fantasia e dei “brividi dell’anima” in ricami di stupende immagini che si trasformano in magia di canto. Le liriche che compongono la silloge, infatti, rappresentano ciascuna un messaggio d’amore per una persona di famiglia, che sia una nonna, o i genitori, i fratelli o le sorelle, i figli, le nuore e fino agli adorati nipotini: ciascun familiare rappresenta una tessera di un mosaico composto, negli anni, con paziente ed amorevole cura, un arazzo prezioso che oggi accompagna la De Cicco nel cammino della maturità, purtroppo vissuto nell’assenza dell’uomo amato, sposo insostituibile e indimenticabile. Di lui Lina De Cicco tesse le lodi in versi teneri e appassionati o lo invoca in un accorato grido nell’insistente anafora di Ti ho perso. L’amore vissuto in pienezza si trasforma in attenzione per particolari della natura che, attraverso un fiore, un colore, uno squarcio di cielo, fanno del ricordo presenza ancora vivida e pregnante.

Una ricerca linguistica colta e faticosa, lungamente meditata e sperimentata, regala nuova sonorità ai versi che acquistano musicalità mentre si snodano sui fogli come note di un pentagramma, a comporre una sinfonia di accenti pittorici, naturalistici ma soprattutto emozionali, che non trascurano alcun affetto e nello stesso tempo lo rendono percepibile al lettore. Ai lettori Lina De Cicco fa dono del sé più intimo, invitandoli con discrezione a condividere esperienze terrene e desiderio d’infinito, grazie alla parola che dice con profondità, che sia ricercata o improvvisamente rivelata, ma sempre avvertibile come espressione profondamente poetica, e dunque capace di emozionare.

Ė quanto è accaduto durante la prima presentazione della silloge, che l’autrice ha voluto tenere sabato 4 maggio a Marigliano, il paese che l’ha vista sposa e madre, accorta Vestale contemporanea a custodire valori antichi e sempre autentici. Nell’Aula Consiliare della Casa Comunale, dopo le parole del Sindaco e degli amici che hanno omaggiato la De Cicco della loro presenza, riportando ciascuno le proprie impressioni sulla delicata silloge, un folto pubblico si è commosso nell’ascoltare alcune delle liriche dalla voce di Mariacarmen Fiorenza e i brani musicali “Whistle for the choir”- The fratellis  e Can’t help falling in love- Elvis Presley, eseguiti da Raffaella Piccolo e Vincenzo Raimo, che hanno accompagnato degnamente le immagini evocate dai versi.

Segnalo, per chi volesse acquistare Cristalli d’Anima – Familia, che l’intero ricavato dalla vendita sarà devoluto all’Associazione TUTTE insieme che supporta la Brest Unit dell’ A.O.R.N. “A. Cardarelli” di Napoli.

 

Maddalena Venuso  

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