Un tesoro prezioso. Reliquie, Reliquiari e Bolle

Un tesoro prezioso. Reliquie, Reliquiari e Bolle.
A Madonna dell’Arco, dal 6 gennaio,  una mostra di antiche reliquie in occasione dell’Anno Santo.
Il 6 gennaio 2025 mons. Francesco Marino, al termine della celebrazione eucaristica delle 18:30, inaugurerà la Mostra “Un tesoro prezioso. Reliquie, Reliquiari e Bolle” realizzata in occasione dell’Anno Santo. La Mostra è stata allestita nella Sala Preziosi del Museo degli ex voto e si potrà visitare per tutto l’anno, fino all’8 dicembre 2025, secondo gli orari indicati in locandina.
Nella mostra sono esposte reliquie molto antiche e preziose, custodite da secoli nel Convento dei frati domenicani, dai frammenti della Santa Croce e del velo della Beata Vergine Maria ai più noti reliquiari ex ossibus di Santi e Beati.

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Il MUMAC di Sant’Anastasia sfiora i 10.000 visitatori

Il MUMAC di Sant’Anastasia sfiora i 10.000 visitatori.
A meno di un anno dalla sua fondazione sono sorprendenti, ma non inaspettati, i numeri raggiunti dal Museo Multimediale delle Acque Campane (MUMAC) di Sant’Anastasia (NA). 9.652 sono i visitatori che, in poco meno di 8 mesi di attività, hanno visitato le sale multimediali e partecipato ai laboratori didattici del museo dedicato alla scoperta, valorizzazione e tutela delle risorse idriche della regione Campania.

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NAPOLI È UNA NECESSITÀ CHE SENTO NELLE VENE

“Sono anni che vivo e lavoro in giro per il mondo ma non vedo altro futuro che a Napoli. Per troppo tempo mi è mancata la sua cultura, i suoi impulsi, la sua anima”. Così Armando Rotondi, accademico, drammaturgo, regista e tanto altro, premio Terre di Campania 2024.

Se provate a scorrere, magari a bassa voce e senza fermarvi, il curriculum “breve” di Armando Rotondi, napoletano, poco più che quarantenne, drammaturgo di mestiere e poi, ancora, regista, giornalista, accademico, traduttore, studioso di Bracco, di Viviani e di Eduardo, tra gli altri, rischiate di restare senza fiato, tanto è lungo e corposo. Lui, Rotondi, è una delle eccellenze campane che il prossimo tredici dicembre, nel salone del Santuario di Madonna dell’Arco, a Sant’Anastasia, dalle diciotto in avanti, saranno riconosciute e premiate con il trofeo Terre di Campania, per aver dato lustro alla loro terra d’origine.

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IL MIO IMPEGNO PER LA PACE E PER L’ECOSISTEMA 

“Tutto è cominciato al liceo, dove incontrai, come ancora oggi accade a molti e in tante scuole, un docente, Adolfo Loreto, che abitava ai Ponti Rossi, che mi fece appassionare alla sua materia, la Filosofia, incidendo molto sulle mie scelte future. Vede, lui scendeva dalla cattedra, stabiliva un dialogo, un rapporto interpersonale con noi, si interessava alla storia del singolo: ricordo ancora e come fosse oggi i diagrammi che con i suoi gessetti tracciava sulla lavagna, quando parlava di trascendenza e immanenza”. Gaetano – Nino – Daniele, filosofo, scrittore, politico di antico stampo e rettitudine, con un curriculum lunghissimo di amministratore nella politica attiva, premio “Terre di Campania” 2024 per la sezione “Cultura e Impegno civico”, racconta a Terre di Campania il “ragazzo Nino”, il giovane universitario, l’approccio politico ai tempi del PCI, la classe operaia, il politico attuale e il suo impegno per la pace e la salvaguardia dell’ambiente.

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La curiosità scientifica segno distintivo della persona

Parlare con Katherine Esposito, Premio Terre di Campania 2024 per la Ricerca scientifica, è un’iniezione di energia positiva. La professoressa, attualmente Ordinaria di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Università Luigi Vanvitelli di Napoli, nonché ricercatrice in vari settori medico-scientifici, è infatti una persona fuori dal comune, che trasuda entusiasmo e ottimismo da ogni parola.
«Nasco con una grande curiosità scientifica. Tutti i miei sforzi sono stati sempre rivolti verso la Scienza, fin da bambina ho desiderato di essere una Scienziata, per poter scoprire nuove cure mediche che fossero di aiuto a chi soffre di patologie gravi». Così si presenta Katherine Esposito, e continua: «I libri? Li ho sempre considerati una finestra attraverso la quale potessi allontanarmi dalla mia stanzetta e sperimentare altre conoscenze e altre realtà».

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“RISPONDO AL GRIDO D’AIUTO CHE MI ARRIVA DAL TERRITORIO”

Si racconta a “Terre di Campania”, Mariano Nuzzo, quarantasette anni, architetto, sposato, tre figli: due maschi e una bimba, direttore, dal 2023, della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, premio “Terre di Campania” per il 2024 per la sezione “Archeologia”. Lunghissimo, il suo curriculum, fatto di specializzazioni e master, di esperienze professionali su restauri e progettazioni, di incarichi di ricerca e commissioni, docenze, tutoraggi, e di impegno nella Segreteria Tecnica del Parco Archeologico di Pompei, prima, e poi nello stesso parco archeologico, successivamente.  

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“CON PULCINELLA PORTO IN SCENA LA MAGIA DEL TEATRO”

Cristian Izzo ha iniziato giovanissimo a calcare le tavole del palcoscenico teatrale. Stabiese di nascita, oggi é uno degli attori di teatro più giovani ad essere conosciuto per numerose interpretazioni, di commedie d’autore e di propria produzione, e a girare l’Europa promuovendo il Teatro e l’arte di raccontare al pubblico storie, emozioni e sentimenti.

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“IMPIATTO TRADIZIONE E ANTICHI  SAPORI”

Ciro Campanile, chef vesuviano, pluripremiato in Italia e all’estero, racconta a Terre di Campania il mestiere d’impiattare i sapori e i profumi della sua terra. Cinquantuno anni, sposato, due figli maschi, Ciro Campanile, é uno chef tra i più noti in Italia, vesuviano doc: abita a Boscoreale, è premio “Terre di Campania” 2024 per la gastronomia. 

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