Il pianista compositore napoletano, Lorenzo Hengeller, conclude la Terza Edizione di “Pignatelli in jazz” in Piano Solo
Domenica 24 marzo si è conclusa la Terza Edizione della rassegna “Pignatelli in jazz” ideata diretta ed organizzata da Emilia Zamuner in collaborazione con la Direzione del Museo Pignatelli e l’aiuto, come addetto stampa di Eduardo Scarfoglio, con un’ospite d’eccezione, il pianista cantante e compositore Lorenzo Hengeller. Prima del concerto, come ogni domenica della rassegna, oltre alla presentazione dei libri da parte di Adriano Corbi Direttore editoriale della Alessandro Polidoro Editore, lo stesso Polidoro ha voluto essere presente al concerto non solo per ringraziare Emilia Zamuner per avergli dato spazio nella sua rassegna ma anche per presentare il loro nuovo progetto “Napoli Città libro” che si terrà dal 4 al 7 aprile che ha come obiettivo quello di riportare un Salone del Libro e dell’Editoria nella città di Napoli.
Le parole di Hengeller nel presentare il concerto sono emblematiche del suo modo di essere sul palco e del suo modo particolarissimo di immergersi nella musica: “Questo concerto nasce dallo Stupore e dalla voglia di raccontarlo… Mi stupisce sempre la sapienza della “leggerezza” delle note di Kramer e dei suoi baffi sorridenti.. Mi stupisce ancora la grandezza di Carosone che ,in un film, suona un pianoforte con sopra adagiato il servizio buono da caffè (…)! Mi stupisce ancora sentire le canzoni jazz di Luttazzi e dei Cetra piene di swing e mi stupisce oggi sentire dischi di jazz senza nemmeno un po’ di swing…! Da tutti ho imparato che il solo modo più attuale di fare jazz è: “Usarlo!” Tutti i brani dello spettacolo, inediti e non, sono il risultato di questo stupore, non di impressioni momentanee sorte dal nulla. Insomma, lo stupore vero, quello fatto di memoria, non di novità.
Lorenzo Hengeller è un pianista, cantautore e compositore italiano di musica swing. La sua musica si ispira a grandi autori, tra i quali Renato Carosone, Lelio Luttazzi, Gorni Kramer, il Quartetto Cetra, Antonio Virgilio Savona, Fred Buscaglione, Cesare Andrea Bixio e Vittorio De Sica. Nel 2004 pubblica il suo primo album “Parlami Mariù… ma non d’amore“, dedicato ai grandi del passato. Molte le sue esibizioni dal vivo, a Pomigliano Jazz, al Club Tenco in Valcamonica “Dallo showman allo sciamano”, al Festival internazionale di Ravello, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Bollani and friends, al teatro Verdi di Firenze, al live dagli studi di via Asiago. Nel 2006 esce “Il giovanotto matto”, album di matrice swing al quale collaborano Bruno De Filippi, Roberto Del Gaudio, Antonio Sinagra e Angela Luce.
Nel Maggio 2007 esce il brano “Embè” e una personale rivisitazione dell’Inno di Mameli, il 14 giugno è ospite in studio a Via Asiago insieme a Luciana Littizzetto. A Gennaio 2010 duetta con Stefano Bollani, presentando “Guapparia 2000“, nuovo brano del disco in lavorazione. A Settembre 2010 esce il disco “Canzoniere minimo leggero”. A Luglio 2011 debutta a Firenze con un inedito trio napo-tosco-danese. Tra il 2012 e il 2013, lavora ad un programma su LA7. Dal 2013 al 2014 è il pianista del programma Alle falde del Kilimangiaro, nello stesso anno esce il disco-tributo a Lelio Luttazzi “Pianoforte e amici“, dove il suo nome accompagnerà quello di Mina, Fiorello, Christian De Sica e Simona Molinari. Nel 2014 scrive e dirige tutti gli arrangiamenti e le parti musicali del musical su Renato Carosone andato in scena al Teatro Diana di Napoli. A dicembre 2014 partecipa al cd-raccolta su Lelio Luttazzi dal titolo “Lelio Swing”, insieme ai pianisti Rita Marcotulli, Danilo Rea, Stefano Bollani e Fabio Concato.
A gennaio 2016 pubblica il suo quarto disco, “Gli Stupori del Giovane Hengeller“, con la collaborazione di Enrico Rava, Hamilton De Holanda, Patrizia Laquidara e Daniele Sepe.
Pianista eclettico con uno stile basato essenzialmente sul pensiero che la musica non deve solo emozionare ma soprattutto divertire, in piano solo è assolutamente strepitoso. Lui stesso lo ha ribadito prima del concerto e lo ha dimostrato, suonando dall’inizio alla fine del concerto con un sorriso smagliante che non lo ha abbandonato mai (“Eppure la mia paura nel venire qui era appunto quella di dover suonare alle 11.30 del mattino, orario insolito per me, che non avrei mai pensato di poter suonare ad un orario del genere ma che neppure esistessero davvero le ore del mattino, visto che solitamente per me la giornata inizia molto, ma molto più tardi! “) una spiritosissima maglietta con la maschera di Pulcinella ma con i colori e il simbolo di Batman, come per incarnare una sorta di ruolo di supereroe del pianoforte.
È in realtà lo è, dimostrando non solo di avere quella musicalità swing che lo ha reso famoso, ma anche una straordinaria tecnica pianistica che ha conquistato il numerosissimo pubblico presente nella Veranda Neoclassica che ha ospitato tutti i concerti della rassegna stessa. La bellezza dei suoi concerti è che non sai mai cosa ti aspetta e in realtà ha sorpreso anche chi da anni lo segue in tutte le sue esibizioni artistiche. Ha iniziato il concerto con “Domenica Bestiale” (“Cosi tanto per dire che ho pensato a lungo al brano che avrebbe dovuto aprire questo concerto …. E non mi sono venute altre idee che aprirlo con un brano che da sempre è il simbolo della domenica, all’insegna del relax e del dievertimento come mi aspetto sia per me e per tutti voi questa domenica di musica e di amicizia”), per poi passare a due brani della musica della tradizione classica napoletana come “ A casciaforte” e “A vucchella”.
Arriva il momento dell’ironia e del suo particolarissimo modo di osservare la realtà con un occhio particolarissimo e di raccontarne con il sorriso le emozioni che ne scaturiscono. Da qui il divertimento del brano “Na cosa tosta”, seguito da “L’istinto dell’emigrante”, e “La bambola”. Ma un concerto di Lorenzo Hengeller non è tale se c è l’effetto sorpresa. E questa domenica la sorpresa è Emilia Zamuner che lo raggiunge al pianoforte per interpretare una canzone da lui stesso scritta è dedicata all’amore come “L’amore è na rosa” e “Futura” di Lucio Dalla, magnificamente interpretate dalla voce meravigliosa di Emilia Zamuner e dallo straordinario talento di Hengeller. “Marzo non è solo il mese per ricordare un grande artista come Lucio Dalla, ma anche per un altro grande artista napoletano che alcuni giorni fa avrebbe compiuto 64 anni e per il quale c’è stato un grande evento proprio qualche giorno fa. Io non amo la parola “omaggio” ne’ quella di “viaggio nella musica di ….” Racconta lo stesso Hengeller, ma oggi ha voluto interpretare con il suo stile, in piano solo e voce, due delle più belle canzoni di Pino Daniele come “Terra Mia” e “Laura”.
Ovviamente non poteva finire il concerto con l’ironia dissacrante che lo contraddistingue con altri due brani come “Soldi” e “”Lo Swing del giornalaio” ” una delle canzoni simbolo della sua carriera musicale e che, come lui stesso racconta, gli è stata ispirata dall’edicolante della sua zona che raccontava ai suoi clienti le storie riportate nei giornali come una sorta di “giornale vivente” lamentandosi poi che nessuno comprava più i giornali, visto che c’era lui a raccontarle per filo e per segno.
Richiamato sul palco da tutto il numerosissimo pubblico presente in sala, Lorenzo Hengeller li ha ringraziati con un “Je te voglio bene assaje” con il canto di tutto il pubblico letteralmente conquistato dal suo talento e dal suo immancabile sorriso.