Giffoni Opportunity: pubblicata la ricerca dell’università di Salerno e della George Washingtone University. Da oggi a disposizione della comunità accademica internazionale
«Un anno per noi così importante, quello del cinquantennale, non poteva iniziare nel modo migliore. Ora è ufficiale: Giffoni è caso di studio delle più importanti università di management al mondo. Lo studio, che si è occupato dell’unicità della nostra storia, della nostra evoluzione, delle dinamiche produttive ed occupazionali che sono state attivate in questi anni, della trasformazione del territorio e delle sue vocazioni, della nostra capacità di non smarrire mai l’appartenenza al territorio e alla sua identità, alla peculiarità di essere fonte di attrazione per tante generazioni, è stato pubblicato nella Case Library di Sage e da oggi è a disposizione della comunità accademica mondiale. E’ per me motivo di grande orgoglio, come si può immaginare. Mi piace vedere in questo risultato così lusinghiero un’occasione di riscatto per il Mezzogiorno, per quel Sud che vuole emergere, puntando sulla forza delle proprie idee e delle proprie eccellenze. Un altro tassello che fa di Giffoni ancora una volta un caso unico al mondo». A darne notizia è Claudio Gubitosi, fondatore e direttore di Giffoni Opportunity.
“Giffoni Film Festival: come trasformare un’area rurale in un cluster innovativo delle industrie creative“, è questo il titolo dello studio appena pubblicato nella Case Library di Sage. Lo studio è il frutto di un lavoro attento condotto dal professore Roberto Parente, direttore del LISA Lab dell’Università degli Studi di Salerno, e dal professor Ayman El Tarabishy, docente di management alla George Washington University e direttore del network internazionale ICSB – International Council for Small Business.
La ricerca è durata oltre due anni con le presenze accademiche impegnate sul campo, e quindi durante lo svolgimento del festival, attraverso ampie e articolate interviste, ma anche missioni americane del direttore Gubitosi e del suo team, come accaduto nell’ottobre 2018. A seguire una lunga attività di riflessione, di scrittura e di elaborazione dello studio fino alla pubblicazione ufficiale. Oggi la ricerca si offre come contributo a chi abbia il desiderio di approfondire l’esperienza Giffoni, il caso unico di un’idea che continua nell’azione di trasformazione di un territorio attraverso la cultura, la creatività, l’innovazione.
L’attività accademica si riempie di senso e diventa fruttuosa se ha la possibilità di essere veicolata e promossa. Come accadrà da subito per il case Giffoni. La prima presentazione è in programma per il 24 febbraio presso l’Università degli Studi di Pavia. Si terrà, infatti, un incontro promosso dal Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell’Ateneo lombardo dal titolo “Dal Film Festival alla Multimedia Valley”. Dopo i saluti del professor Giampaolo Azzoni, ProRettore Vicario dell’Università di Pavia, ci saranno le relazioni di Claudio Gubitosi, fondatore e direttore di Giffoni Opportunity, e di Luca Tesauro, Ceo di Giffoni Innovation Hub. A seguire il professore Roberto Parente, illustrerà il case condotto insieme alla George Washington University. L’incontro sarà moderato dal professor Flavio Ceravolo dell’Università degli Studi di Pavia.
Si tratta della prima tappa. Ne seguirà un’altra a Roma già nelle prossime settimane. Ma l’idea è di portare lo studio in numerose Università nel mondo per dare il giusto rilievo ad una ricerca che ha inteso approfondire la capacità di incidere nei meccanismi di sviluppo e di crescita di un territorio italiano, di un pezzo del Mezzogiorno d’Italia, di una località dell’entroterra della Campania che è stata capace di parlare a tutto il mondo.
Esaustiva la ricerca che si compone di tre capitoli. Si parte dal Festival, dalla sua genesi con un approfondimento indirizzato al suo fondatore, Claudio Gubitosi, dedicando un’analisi approfondita alla vicenda umana dell’ideatore di Giffoni, all’intuizione di cinquant’anni fa, al contesto sociale nel quale si è mosso, alla costanza nel portarla avanti fino al traguardo dei cinquant’anni di vita. Poi lo studio sul format, sull’evoluzione che l’ha reso un’attività a carattere permanente con azioni quotidiane rese possibili anche grazie ad una dotazione infrastrutturale in continua crescita: dalla Cittadella del Cinema alla Multimedia Valley. A seguire l’interessante focus sul rapporto tra il festival e la comunità territoriale di riferimento fino a fare di Giffoni una leva di sviluppo, motore di innovazione, scintilla di creatività e promozione culturale. La ricerca si chiude con i riferimenti ai passaggi cruciali della storia di Giffoni: Experience fino ad Opportunity e con la nascita di Giffoni Innovation Hub e l’apertura verso altri mondi ed altri ambiti: dalle nuove tecnologie al sociale.
“Giffoni è un Caso di eccellenza italiana di Social Entrepreneurship – ha dichiarato il professor Roberto Parente – ci sono le condizioni affinché intorno a questa idea possa nascere un eco-sistema dell’innovazione capace di creare occupazione e sviluppo economico nel territorio. Con questa iniziativa abbiamo coinvolto la comunità internazionale di studiosi di Entrepreneurship nella discussione su come rendere concreta la Vision di Giffoni Opportunity”.