Sabato 5 marzo 2022, Teatro Nuovo di Napoli, Peppe Servillo ne Il resto della settimana. La scrittura ironica, appassionata e multiforme di Maurizio De Giovanni prende forma, svelando l’umore e la storia di una città meravigliosa
Sarà il Teatro Nuovo di Napoli a ospitare, sabato 5 marzo 2022 alle ore 21.00 (in replica domenica 6), Peppe Servillo che leggerà alcuni brani tratti dal libro di Maurizio De Giovanni Il resto della settimana, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo dal chitarrista Cristiano Califano.
Il titolo rimanda al tempo trascorso in un piccolo bar dei quartieri spagnoli a Napoli, prima e dopo la partita degli Azzurri. Un gruppo variegato di persone, senza barriere di censo, si dà appuntamento lì per commentare i fatti calcistici e non della settimana.
Ciascuno svela di sé non solo la propria natura di tifoso ma anche quella umana tout court, svelando l’umore e la storia di una città meravigliosa che resta da sempre un vero e proprio teatro all’aperto.
A Napoli il tempo si ferma tra una domenica pomeriggio e l’altra, quando tutti si raccolgono intorno ad un pallone e le differenze sociali sbiadiscono fino a scomparire.
Siamo dentro un bar della città vecchia, colorato dagli archetipi della società partenopea, tra una sfogliatella, un fritto fumante e l’ultimo pettegolezzo, con il sottofondo di un chiacchiericcio diffuso che rappresenta molto la città.
È una storia dedicata al calcio, quello in cui la passione si trasforma in “malattia”, ma è anche una storia dedicata a Napoli, al sentimento di una città intera per la sua squadra e per tutti i campioni che l’hanno attraversata.
Il resto della settimana è quello che intercorre fra due partite, quello dove il tempo sembra essersi fermato, dove non si può fare altro che ricordare l’ultima o predire la prossima partita.
Ogni tifoso vive in questo limbo con il proprio lavoro, con il proprio carattere, con la propria famiglia, i pensieri, i sogni, le abitudini che poi la domenica si colorano d’azzurro, il colore del Napoli Calcio, quel momento in cui di tutto non resta che il pallone, in nome della fede comune.
La scrittura ironica, appassionata e multiforme di De Giovanni prende forma con la voce intensa di Peppe Servillo, che prende per mano lo spettatore e lo accompagna attraverso gli odori, tra i tavolini di questo luogo di ritrovo e le viuzze piene di vita, passioni, paure dei suoi abitanti.
Lo introduce in un flusso palpitante di esistenza quotidiana, che si nasconde dietro la sensuale passione per il calcio che Napoli possiede, in un susseguirsi di risate, ricordi, stupori, sorprese.