Venerdì 29 Marzo 2019 alle ore 20.30.AstraDoc presenta: Dove Bisogna stare, di Daniele Gaglianone. Presso il Cinema Astra – via Mezzocannone, 109 – Napoli
Venerdì 29 marzo alle ore 20.30 una prima in esclusiva a Napoli per “AstraDoc – Viaggio nel Cinema del Reale”, che, per l’ultimo appuntamento del mese di marzo, presenta il documentario “Dove bisogna stare” di Daniele Gaglianone, scritto con Stefano Collizzoli.
Il film, dopo il successo ottenuto alla 36ma edizione del Torino Film Festival, arriva al Cinema Astra in una serata realizzata in collaborazione con “Medici Senza Frontiere”, che ha sostenuto la produzione del film curata da Zalab.
Sarà presente in sala il regista Daniele Gaglianone, che torna ospite di AstraDoc dopo aver partecipato alla prima edizione nel 2010 con il film “Rata Nece Biti!”, con cui vinse il David di Donatello per il Miglior Documentario. Insieme a lui interverrà anche Umberto Colella, anestesista e operatore umanitario di Medici Senza Frontiere.
Il film segue quattro donne italiane che hanno deciso di impegnarsi spontaneamente e gratuitamente nella cura e nell’accoglienza di persone migranti. Georgia, ventiseienne, faceva la segretaria. Un giorno stava andando a comprarsi le scarpe; ha trovato di fronte alla stazione della sua città, Como, un accampamento improvvisato con un centinaio di migranti: era la frontiera svizzera che si era chiusa. Ha pensato di fermarsi a dare una mano. Poi ha pensato di spendere una settimana delle sue ferie per dare una mano un po’ più sostanziosa. È ancora lì. Lorena, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone; Elena, che lavora a Bussoleno e vive ad Oulx, fra i monti dell’alta Valsusa, e Jessica, studentessa a Cosenza, sono persone molto diverse; sono di età differenti, e vengono da mondi differenti. A tutte però è successa la stessa cosa: si sono trovate di fronte, concretamente, a una situazione di marginalità e di esclusione e non si sono voltate dall’altra parte. Sono rimaste lì, dove sentivano che bisognava stare.
Questo documentario racconta di una possibile risposta a questi tempi cupi. Non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: è innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino.
Daniele Gaglianone è nato ad Ancona il 4 novembre 1966. Laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Torino. Dai primi anni novanta collabora con l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza. Ha girato cortometraggi di fiction e documentari, tra cui “La ferita” (1991), premiato al festival Cinema Giovani di Torino. Nel 2000 ha esordito nel lungometraggio con “I nostri anni”, selezionato alla Quinzaine di Cannes e nel 2004 “Nemmeno il destino”, ha vinto il Tiger Award a Rotterdam. Con “Rata neće biti!” (La guerra non ci sarà) ha vinto il premio speciale della giuria al Torino Film Festival e il David di Donatello come miglior documentario. Nel 2013 ha presentato “La mia classe” alle Giornate degli autori della Mostra di Venezia. Nel 2014 vince il premio Gli Occhiali di Gandhi al Torino Film Festival con il documentario “Qui”. Anche attivo in campo teatrale, con il gruppo ilBuioFuori (theOutsideDark). Nel 2014 è co-regista con Cristina Monti e Paolo Rapalino del documentario “Là suta. La nostra eredità nucleare in un triangolo d’acqua” circuitato in numerosi festival nazionali ed internazionali, ed, infine, è autore di “Una Stanza di Casa Mia – Val di Susa e Dintorni: una Conversazione con Luca Rastello” dedicato allo scrittore e giornalista prematuramente scomparso.
Sono almeno 10.000 le persone in Italia, in prevalenza richiedenti asilo e rifugiati, che vivono senza un tetto, cibo sufficiente e un adeguato accesso alle cure mediche, come denunciato da MSF nel rapporto “Fuori campo”, frutto di un lavoro di monitoraggio compiuto nel 2016 e nel 2017 in circa 50 insediamenti informali in tutta Italia. MSF lavora in Italia dal 2002 con diversi progetti di assistenza sanitaria e psicologica a migranti, rifugiati e richiedenti asilo.
“Dove bisogna stare” è stato realizzato con il sostegno di Medici Senza Frontiere e Piemonte Doc Film Fund – fondo regionale per il documentario – Piemonte Film Commission.
AstraDoc proseguirà con importanti appuntamenti: Il 5 aprile serata con il Trieste Film Festival Tour e la proiezione di due film straordinari, presentati dal Direttore Artistico del TFFFabrizio Grosoli, MY HOME IN LIBYA della giovane Martina Melilli, vincitrice del Premio “Corso Salani”, che sarà in sala per incontrare il pubblico, e l’ultima lucida opera, DONBASS, del regista Sergej Loznitsa, sul tragico conflitto in Ucraina. Il 12 aprile arriva la prima napoletana di un incredibile documentario “GENESIS 2.0” di Christian Frei e Maxim Arbugaev, un film sconvolgente che ha fatto incetta di premi nei maggiori festival di cinema del mondo e che esplora le frontiere della genetica partendo dalla caccia alle zanne di mammut in Siberia; ancora il 19 aprile con il film FRIEDKIN UNCUT di Francesco Zippel, in lizza nella cinquina del David di Donatello 2019 come Miglior Documentario, tutto sulla figura del grande maestro di cinema americano William Friedkin.