La Compagnia del Cigno a #Giffoni2019, il 22 luglio: la serie Rai sarà premiata col Giffoni Experience Award. L’ideatore e regista Ivan Cotroneo, insieme ai 7 giovani protagonisti della serie, incontrerà i giffoners nella Sala Truffaut e terrà una Masterclass CULT
Dopo il successo dello scorso gennaio in prima serata su Rai1 (una media di 5 milioni e cinquecentomila telespettatori a puntata, con uno share medio superiore al 23%), la serie “La Compagnia del Cigno”, ideata e diretta da Ivan Cotroneo, arriva alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival.
Insieme al regista incontreranno i giffoners e i masterclassers CULT anche i 7 giovani protagonisti della serie: Leonardo Mazzarotto, Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca, Hildegard De Stefano, Ario Nikolaus Sgroi, Chiara Pia Aurora e Francesco Tozzi.
È con grande felicità che apprendo del Giffoni Experience Award attribuito a La compagnia del Cigno” – dichiara Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction –Un premio che viene da un Festival che nasce per guardare al mondo dei ragazzi è la migliore conferma per un progetto che ha già ottenuto uno straordinario seguito da parte del pubblico. Abbiamo creduto fortemente, con Indigo Film, nella storia scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta e diretta da Ivan Cotroneo perché dentro custodisce alcuni dei valori fondanti della fiction del servizio pubblico: l’attenzione all’adolescenza, la lotta di giovani forti del loro talento per camminare nel futuro, la determinazione e il coraggio con cui accettano la sfida della vita. Il Premio del Festival di Giffoni chiude un cerchio e ci dà un’ulteriore motivazione a percorrere questa strada.
Sono onorato e orgoglioso che La compagnia del Cigno abbia ricevuto un premio così importante e significativo come il Giffoni Experience Award – ha dichiarato Ivan Cotroneo – Orgoglioso perché è un premio dato a tutte le persone che hanno lavorato a questo racconto televisivo, che vede protagonista non un singolo eroe ma il gruppo, nella convinzione che solo nella condivisione ci sia una possibilità di futuro. La Compagnia è per noi che lo abbiamo realizzato il racconto emblema di una generazione di ragazzi e ragazze ricca di talento e determinazione, i cui problemi spesso nascono nel mondo degli adulti, ma che da un adulto che li tratta da pari e senza paternalismi, il loro Maestro, vengono aiutati a crescere. A nome di tutti loro, e specialmente dei tanti ragazzi che sono il cuore del racconto, vi ringrazio davvero di cuore.
La serie è stata prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction. Tra gli interpreti principali anche Alessio Boni, Anna Valle, Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Roia, Carlotta Natoli, Claudia Potenza, Giorgio Pasotti, Rocco Tanica, Angela Baraldi e Francesca Cavallin, e le partecipazioni speciali di musicisti come Saturnino, Michele Bravi e Mika, che ha anche scritto e cantato la sigla originale. La prima stagione della serie ha avuto un enorme successo di pubblico diventando il programma più visto in televisione per sei lunedì sera di seguito e avvicinando il grande pubblico al mondo della musica classica. Racconta le vicende di sette ragazzi tra i 15 e i 18 anni, diversi per temperamento, estrazione sociale, provenienza, punti di forza e fragilità, che frequentano tutti il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ognuno di loro è un musicista di talento, ognuno di loro è costretto a misurarsi con la vita, la famiglia, le regole della disciplina e con un durissimo direttore d’orchestra, Luca Marioni (Alessio Boni), che pretende da loro il massimo.
I giovani protagonisti suonano strumenti diversi nell’orchestra del conservatorio, ma all’inizio della serie ognuno di loro è solo, concentrato nel coltivare un’ambizione che sembra soprattutto individuale. È proprio il Maestro Marioni, detto “il Bastardo”, a costringerli a esercitarsi insieme, per dare supporto a uno di loro, Matteo, che viene da Amatrice e deve integrarsi nell’orchestra essendo stato ammesso a metà dell’anno. La vicinanza e l’affetto che i ragazzi iniziano a sperimentare nello stare insieme, li porterà a stringere un patto d’amicizia e a fondare la “Compagnia del Cigno”, in onore di Giuseppe Verdi, soprannominato il Cigno di Busseto, e a trovare nel confronto con gli altri, nella condivisione delle sofferenze ma anche delle gioie della musica, la forza per superare le prove più dure della vita e della loro adolescenza.