Antonio Pignatiello vince le finali per il Lazio di Sanremo Rock. Il cantautore Irpino salirà sul palco del Teatro Ariston
Il cantautore irpino Antonio Pignatiello ha vinto le finali regionali per il Lazio di Sanremo Rock, aggiudicandosi il passaggio alle finali della 33a edizione del concorso che si terranno dal 6 al 12 settembre 2020 al teatro Ariston di Sanremo. I brani che hanno convinto la giuria sono stati “Luna di mezzanotte” e “Se ci credi”, riarrangiati per l’occasione in chiave rock.
“Sono molto contento – dice l’artista – di poter salire su un palco così importante, su cui sono passati tantissimi artisti come Litfiba, CCCP, Gang, Irene Grandi, Ligabue, etc… Sono già al lavoro per prepararmi al meglio e per dare il massimo. E poi… si vedrà. Intanto… dita incrociate!“.
Pignatiello – che ha da poco pubblicato il suo terzo album dal titolo “Se ci credi” (Goodfellas/Believe), dal quale sono tratti i brani in gara – attinge dal rock americano; i suoi punti di riferimento sono Bruce Springsteen e Tom Waits, ma anche Rolling Stones, Neil Young, Woody Guthrie.
Il nuovo concept album – disponibile nei negozi di dischi in formato deluxe 16×16 (un libro di 72 pagine con cd allegato) e in digital download sulle piattaforme on-line – è stato diretto e prodotto da un personaggio importante della migliore musica italiana come Taketo Gohara. Il disco racconta il sogno di una generazione precaria, quella degli anni ’80: la crisi dei rapporti, la fuga dei cervelli, lo scricchiolare dei valori morali; un viaggio attraverso dieci canzoni, dieci vite, dieci immagini che si intrecciano su un sentiero di precarietà e insicurezza ma sempre in cerca di una vita migliore e di una “promised land”. Un viaggio nel profondo per provare a raccontare la complessità della vita con parole semplici.
Pignatiello è stato anche protagonista dell'”Acoustic session in the wood”, un progetto che ha visto la pubblicazione di tre brani live, completamente acustici, accompagnati da altrettanti video girati da Fabrizio Pizzulo nella riserva naturale Contrafforte Pliocenico di Sasso Marconi (Bologna): “Si sta facendo tardi”, “Bianco già”, “Luna di mezzanotte”.
Biografia!
Antonio Pignatiello è un cantautore irpino, ma vive a Roma. Musicista, cantastorie, insegnante, laureato al D.A.M.S. di Roma Tre con una tesi sperimentale cinema-tv con Carlo Freccero, ha collaborato con giornali e tv.
Ha curato la regia di videoclip ed è stato aiuto regista nel cortometraggio “Molo 22′′ con Philippe Le Roy e Donato Placido.
Dopo aver vinto con la canzone “Folle” il Premio per il miglior brano inedito al Solarolo Festival 2010, ha esordito in campo discografico nel 2013 con l’album “Ricomincio da qui” (Controrecords), cui ha fatto seguito nel 2015 “A sud di nessun nord” (Controrecords /Goodfellas/Artist First).
Nell’agosto 2015 Pignatiello è stato ospite dello Sponz Fest di Vinicio Capossela, accompagnato dai musicisti della Banda della Posta, e, nel dicembre dello stesso anno, ha suonato con Eugenio Bennato, Vincenzo Costantino Chinaski e Pietra Montecorvino.
Nel 2017 partecipa come attore al film indipendente “Era del Rame” del regista Esteban Vivaldi, nella cui colonna sonora compaiono alcune canzoni di “A Sud Di Nessun Nord”.
Nel 2018 cura la colonna sonora del cortometraggio sperimentale “Esubero” del regista Valerio Nicolosi.
Ha pubblicato i seguenti racconti:
“Vecchi ragazzi, cattivi, ubriachi e squattrinati” (AA.VV., Scrivi la città, a cura di Sara Picardo, Stampa Alternativa, 2009)
“Miei occhi verdi” (AA.VV., “Lettera d’amore” , Edizioni Noubs, 2012)
“Inchiesta in bianco e nero” (AA.VV., La notte in cui fu clonato il presidente, a cura di Claudio Comandini, Edizioni Noubs, 2013).
“Una voce in mezzo al fiume” (AA.VV., L’ofanto dagli impeti di vortici e di creste a cura di Alfonso Nannariello, GAL CILSI, 2016).