Lo psicoterapeuta collaborerà con i medici di Medicina Generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali
Lunedì 27 luglio il Consiglio Regionale della Campania ha approvato all’unanimità il testo di legge che istituisce il servizio di Psicologia di Base. Tale servizio verrà compiuto in successione a un investimento di 600mila euro stanziati per il biennio 2020/2021, e si svolgerà nell’ambito delle ASL campane. Il prossimo step riguarderà la formazione degli elenchi provinciali e la gestione degli incarichi convenzionali.
L’iniziativa nasce in un contesto emergenziale che ha messo a nudo una condizione di disagio sempre più estesa e profonda. Negli ultimi tempi, a causa della crisi sanitaria, si è verificato un aumento rilevante dei casi di ansia e depressione. Come confermato anche dall’OMS, l’emergenza che stiamo affrontando va a inficiare, tra le altre cose, anche la nostra salute mentale. L’incertezza, la paura, l’isolamento, la confusione e il cambiamento repentino dello stile di vita hanno accentuato in tutti noi uno sconvolgimento psicologico a dir poco spiacevole. È chiaro, inoltre, che per coloro che già in precedenza si trovavano a fronteggiare una fragilità di tipo psicologico più marcata, la crisi sanitaria rappresenta allora la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso.
Proprio su queste basi si fonda l’idea dello psicologo di base. Quest’ultimo andrebbe a lavorare, primariamente, sui danni perpetuati dall’emergenza Covid. Il servizio, dunque, si rivolge a coloro che hanno incassato e stanno continuando a incassare i colpi dolorosi dello stato di cose attuale. In particolare, questa nuova figura si occuperà di accompagnare i giovani campani che stanno provando a farsi strada all’interno di un mondo lavorativo sempre più labirintico, di assistere coloro che non hanno digerito l’isolamento forzato, o di guidare le donne che negli ambienti domestici sono vittime di violenza.
La terapia di base, però, non è rivolta unicamente ai casi sopracitati, ma si estende anche a tutte le altre situazioni di malessere psicologico. D’altronde, l’iniziativa non è volta solo alla riparazione dei danni dell’emergenza Covid, ma vuole anche ricalcare la necessità generale di dare voce alla psicologia e alla salute mentale. Ancora oggi, infatti, si fa generalmente fatica ad accettare il peso dei disturbi depressivi o quelli dell’ansia, per citarne alcuni. La psicoterapia è considerata un tabù ancora da troppe persone. L’istituzione in Campania dello psicologo di base rappresenta, se vogliamo, un tentativo di destigmatizzazione della malattia mentale.
Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, ha così definito l’obiettivo di questa legge: “da un lato riguarda il lavoro perché consentirà di trovare adeguata collocazione a professionisti, dall’altro l’umanizzazione del servizio sanitario regionale”.
Umanizzazione significa anche normalizzazione. Normalizzare il servizio sanitario in tema di salute mentale vuol dire, in primo luogo, lasciar cadere la maschera di mostro alle malattie mentali e ai disagi di tipo psicologico. Soltanto così la psicoterapia smetterà di essere vista come una pratica da nascondere, e inizierà finalmente ad essere “normale”.
In definitiva, l’ufficializzazione dello psicologo di base in Campania rappresenta un passo verso un’idea di benessere più precisa: quest’ultima è, infatti, la somma delle condizioni biologiche e psicologiche delle persone. Secondo gli esperti, qualsiasi malattia venga portata dal medico può essere analizzata e risolta in modo più efficace se, oltre a essere considerata in termini biologici, viene contestualizzata e posizionata all’interno di un puzzle che include le emozioni, le relazioni e tutto ciò che abita l’io interiore.
Per questo, per curare al meglio un paziente c’è bisogno di affiancare al medico di Medicina Generale anche lo psicologo di base, in modo da ottenere una visione globale e completa del caso.
Tuttavia, sono tanti i dubbi che aleggiano attorno al provvedimento. Non possiamo ancora esprimerci riguardo la funzionalità di tale disposizione. Alcune incertezze sono state prontamente discusse dall’Ordine degli Psicologi della Campania durante una diretta su Facebook: