Uniti nella celebrazione del valore della ricerca scientifica
di Sabatino Fatigati
Negli scorsi giorni, l’Europa intera ha celebrato la bellezza ed il grande valore della ricerca scientifica con svariate attività di promozione e diffusione della cultura scientifica, culminanti nella Notte Europea dei Ricercatori del 29 settembre 2023. Tale iniziativa, sostenuta dalla Commissione Europea dal 2005, gode in Italia del patrocinio del MUR ed è da esso rilanciata assieme a tutti gli Enti di Ricerca, protagonisti di un fitto calendario di appuntamenti in tutto il Paese. Tra gli otto progetti italiani finanziati dall’Unione Europea, il biennale STREETS, che ha allietato piazze, edifici storici, centri di ricerca, poli universitari e addirittura case circondariali, con circa 300 eventi di divulgazione scientifica per aggiornare il pubblico sui più recenti ed entusiasmanti sviluppi della ricerca italiana e per trasmettere, specie ai giovani, quanto è meraviglioso e gratificante spendere la propria vita per la ricerca scientifica, per il bene del pianeta e dell’umanità. Ciò è stato possibile grazie ad appassionati racconti di esperienze personali e dei contenuti dei progetti di ricerca scientifica di ricercatori, docenti e studenti afferenti alla rete composta dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Università di Napoli “L’Orientale”, Università di Salerno, Istituti CNR campani partecipanti alla rete CREO, “Le Nuvole” (impresa culturale e creativa napoletana) e Università del Sannio, quale partner associato, col supporto di vari enti pubblici, scuole ed imprese private.
Cuore di questa catena di eventi, la “Notte dei Ricercatori STREETS 2023” del 29 settembre presso il Campus Universitario federiciano di Monte Sant’Angelo, a cura di ricercatori, docenti e studenti dell’Ateneo della Scuole Politecnica e delle Scienze di Base, di Medicina e Chirurgia, di Agraria e Medicina Veterinaria e delle Scienze Umane e Sociali, in collaborazione con diversi enti di ricerca ospitati presso il polo universitario, spazio ricolmo di vita ed entusiasmo da parte dei moltissimi visitatori.
Ha inaugurato la manifestazione la conferenza “Complessità e il volo degli uccelli” del Premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi, introdotto dal Rettore della Federico II, Matteo Lorito, alle 10:30, presso l’Aula Ciliberto del Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, sede di innumerevoli attività di divulgazione scientifica, protrattesi fino a sera.
Di grande attualità il seminario pomeridiano “Terremoti, deformazioni del suolo, attività fumarolica: l’attuale fase bradisismica ai Campi Flegrei” di Francesca Bianco, Direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Tra gli ospiti della giornata, anche lo scrittore Maurizio De Giovanni, entrato nella scena del crimine allestita dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per la Campania ed il Molise per spiegare i cambiamenti apportati dalla ricerca scientifica nel modo di fare le indagini, e le ripercussioni nei racconti nella letteratura gialla.
Tra i molti validi stand a cura di docenti, ricercatori e studenti federiciani “Questione di metodo. Indagini sul moto nei primi cento anni di vita della scienza moderna”, in occasione dei 400 anni dalla prima pubblica rivelazione del metodo scientifico ne Il Saggiatore di Galileo Galilei, padre della scienza moderna, per raccontare, attraverso la ricostruzione di esperimenti del 1700, la bellezza, la novità e la portata rivoluzionaria di questo dono galileiano alla comunità scientifica della posterità, capace di condurre verso grandi conquiste conoscitive e di progresso tecnologico.
Nel corso della giornata del 29 settembre, anche altri appuntamenti si son tenuti, entro e oltre i confini di Napoli: momenti divulgativi sul valore della biodiversità presso l’Orto Botanico di Napoli; il convegno col geologo inglese Peter Clift all’interno del sito archeologico del Tempio di Serapide a Pozzuoli; il racconto dell’innovazione scientifica delle produzioni agrarie e delle tecnologie alimentari alla Reggia di Portici, presso il Dipartimento di Agraria Unina, col supporto del Museo delle Scienze Agrarie; attività legate all’innovazione scientifica delle Scienze Agrarie nei settore della viticoltura ed enologia, anche alla luce della sfida dei cambiamenti climatici, ad Avellino, presso il palazzo della Sezione di Scienze della Vigna e del Vino del suddetto dipartimento.
L’augurio è che iniziative come queste, nell’avvicinare la ricerca al grande pubblico, con particolare attenzione ai giovani e giovanissimi, contribuiscano alla promozione dei progetti di ricerca e accrescano la consapevolezza del valore della ricerca e dell’innovazione tecnologica, capaci di donare grandi e svariati benefici alla collettività, migliorando la vita di ciascuno.