Il medico e ricercatore campano Paolo Antonio Ascierto fa parte di quel team di medici che hanno sperimentato, primi in Italia, il farmaco Tocilizumab contro il coronavirus.

Paolo Antonio Ascierto è un medico e ricercatore del Pascale di Napoli, che in questo periodo complicato afflitto dalla preoccupazione per il Coronavirus, ha dato un barlume di speranza.

Il dottor Ascierto e Vincenzo Montesarchio hanno sperimentato per primi, in Italia, il farmaco Tocilizumab contro il Coronavirus. Il Cotugno è stato l’ospedale a combattere in prima linea contro il coronavirus, seguito a ruota libera dal Pascale. Degli undici pazienti trattati col farmaco, monitorati nei giorni poco prima precedenti al protocollo AIFA, uno purtroppo è deceduto, mentre gli altri avevano mostrato segni di miglioramento.

Visti i buoni risultati, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha annunciato il 17 marzo 2020 il via all’autorizzazione dello studio TOCIVID-19. Lo studio è promosso dall’Istituto Nazionale per lo studio e la Cura dei Tumori di Napoli, con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’IRCSS di Reggio Emilia. Il suddetto protocollo si fissa l’obiettivo di produrre dati scientificamente validi sul trattamento, e di avviare un percorso che permetta di tracciare i trattamenti e valutarne l’impatto terapeutico.

19 marzo 2020: da questo giorno in poi, l’Istituto Pascale di Napoli inizia la sua sperimentazione con il farmaco, utilizzato per l’artrite reumatoide, Tocilizumab. Il farmaco è stato già utilizzato a Wuhan in 14 ospedali (in fase di sperimentazione clinica) dando buoni risultati. Come riferito dal professor Ascierto, in Cina sono stati 21 i pazienti trattati con il Tocilizumab, i quali hanno dato segni di miglioramento già nelle prime 24-48 ore dal trattamento.

Grazie ad una stretta collaborazione tra l’Istituto Nazionale Tumori Ircss Fondazione Pascale, alcuni medici cinesi e l’Azienda Ospedaliera Colli, è stata resa possibile la somministrazione al Cotugno (la prima in Italia). Frattanto, l’uso del farmaco continua a dare flebili speranze: sei pazienti ricoverati per il coronavirus all’ospedale Sant’Anna di Caserta sono guariti; a Chieti è stato dimesso un trentenne, una donna di 81 anni e un uomo di 44; anche a Padova vi sono miglioramenti su trenta persone affette da COVID-19 e a cui è stato somministrato il farmaco. Essere cauti, in questo periodo, è fondamentale, ma è encomiabile il duro lavoro dei medici Ascierto, Montesarchio, di tutti i medici e gli infermieri che stanno adoperando tutte le loro forze e gli ingegni per sollevare un’intera nazione.

 

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