Incontro con la docente Monica Ruocco martedì 16 aprile per parlare del Cairo e delle sue trasformazioni urbanistiche

Martedì 16 aprile alle 17:30 presso Palazzo Corigliano la docente Monica Ruocco dell’università “L’orientale” di Napoli tratta della megalopoli egiziana di quasi venti milioni di abitanti e una storia incredibile.

Stiamo parlando del Cairo, una città che racchiude più città sia dal punto di vista spaziale che temporale. Da Menfi a Fustat, da Misr a al-Qahira, ovvero “La vittoriosa”, in onore del pianeta Marte che con la dinastia dei Fatimidi era in fase ascendente.

La capitale dell’Egitto sorge sulle sponde del Nilo ed è considerata la seconda città africana per densità di abitanti. Si tratta di una metrooli in continua espansione, che ha una storia millenaria dagli antichi egizi alle ultime rivolte arabe( la cosiddetta “Primavera araba” del 2011). Inoltre fu il centro delle rotte commerciali, ma è anche il cuore culturale del mondo arabo, non a caso ospita una delle università arabe più prestigiose.

Chi è mai stato al Cairo non può non esser andato da Groppi (جروپى ), ossia il caffè più importante e prestigioso del Cairo. Fu il teatro dell’opera per le truppe francesi napoleoniche (Teatro chediviale dell’Opera), il quale rappresentò una ventata di modernità alla fine del XVIII secolo.

Per di più è una città molto cospicua dal piano intellettuale. Tanto è vero che carioti come il letterato Naguib Mahfuz è vissuto al Cairo e delinea la vita in un vicolo durante la II Guerra mondiale, focalizzandosi sulla dominazione britannica (“Il vicolo del mortaio” del 1947) oppure Ala’ al-Aswani, che descrive la parte ricca della città in decadenza.

Ahmad Murad è un giovane fotografo, che racconta di una Cairo notturna nel suo “Vertigo”. Ciò che emerge senza alcun dubbio è una generazione che non crede più nelle istituzioni, più nel dettaglio Yusuf Raqa consideraciò che è accaduto il 25 gennaio 2011 come una vera e propria rivoluzione.

La psicologa Basma Abdel Aziz scrive un romanzo (“La fila”), in cui vengono descritti gli abitanti egiziani che devono mettersi infila per chiedere qualsiasi cosa senza che però il portone si apra mai.

“I saperi dell’Orientale” è un ciclo di conferenze che continuerà fino al 28 Maggio 2019 che ogni anno l’Ateneo offre affinché possa coinvolgere l’intera città.

I prossimi incontri:
-6 maggio “Samarcanda” di Tommaso Trevisani
-16 maggio “Tel Aviv” di Raffaele Esposito
-28 maggio “Istanbul” di Lea Nocera

Per info: https://www.facebook.com/events/804091919950423/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *