Il mito di Mœbius torna ad essere omaggiato e splendidamente raccontato in una nuova, appassionante mostra che verrà proposta dal 13 Novembre 2021 al 13 Febbraio 2022 al PAFF! (Palazzo Arti Fumetto Friuli), in collaborazione con il nostro COMICON.

Ciò che raccontiamo oggi, concedetemelo, è un meraviglioso passaggio di testimone tra due grandi enti indissolubilmente legati al mondo delle arti grafiche: il COMICON ed il PAFF!.

Se ripensiamo a dove eravamo rimasti circa un annetto e mezzo fa, quando vi raccontavamo su queste pagine della mostra sul leggendario fumettista ed illustratore Mœbius che avrebbe dovuto caratterizzare il passato 2020, e che invece è stata rimandata al secondo semestre del 2021 (conclusasi, qui a Napoli, ad Ottobre), non posso fare a meno di riflettere sull’occasione che con gioia colgo per raccontarvi questo meraviglioso cambio al timone, dal COMICON al PAFF!, e fare ciò che ognuno, che di bellezza s’è già colmato, dovrebbe fare: augurare ogni fortuna al prossimo, e gioire della bellezza ora condivisa.

È con questo spirito che vi raccontiamo, quindi, che l’apprezzatissima mostra su Mœbius, ‘Alla ricerca del tempo’, trova ora nuova casa a Pordenone, nella storica Villa Galvani (sede del PAFF! dal 2018), e ci dimorerà per ben tre mesi, dal 13 Novembre 2021 al 13 Febbraio 2022.

La mostra, vale la pena ribadirlo, consente una riscoperta a dir poco totale sull’operato artistico del grande illustratore francese (che ha firmato opere eterne come Arzach, Il Garage Ermetico o L’Incal e stretto collaborazioni con giganti del fumetto come Stan Lee), con più di trecento opere esposte, di cui più di centocinquanta disegni originali e le restanti opere divise tra incisioni con autografo, stampe d’arte a tiratura limitata con autografo, stampe su Dbond, riproduzioni digitali e scenografiche.

All’abbondanza di contenuto della mostra si sommano anche metodi di fruizione intelligenti e propositivi, come i percorsi assistiti in mostra per le scuole (primaria e secondaria di I e II grado) ed i laboratori didattici (il primo, Mœbius: il mito nei fumetti, proposto per la scuola primaria; il secondo, Viaggiare nel mondo di Mœbius, tra realtà e fantasia, pensato per la scuola secondaria di I grado). E ancora, attività laboratoriali e campus per bambini dai sei agli undici anni, percorsi calibrati per bambini, famiglie, o adulti (con, quindi, una diversa distribuzione dei contenuti a seconda della tipologia di pubblico), attività suggestive per piccoli e adulti come le Visite guidate al buio, dove la vostra torcia sarà il mezzo attraverso cui scoprirete l’arte di Mœbius.

Si conclude, poi, con un plus di non poco valore: un corso e due masterclass che riprendono, da vicino e attraverso un punto di vista squisitamente tecnico, l’arte di Mœbius dalle sue basi sino agli aspetti più particolari del suo stile. Il primo percorso, che è un percorso base di colorazione analogica, sarà tenuto da Marta Lorenzon, pittrice eillustratrice, insieme a Sara Pavan, referente per la didattica PAFF!  Le masterclass di approfondimento saranno tenute rispettivamente da Francesco Matteuzzi, autore di fumetti e docente di sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Padova, e Silvia Rocchi, autrice pluripremiata per le sue opere a fumetti tra cui ricordiamo Brucia (Rizzoli Lizard) e Susi Corre (Canicola).

In tutti e tre i livelli di studio si partirà dall’attenta osservazione degli originali presenti in mostra per poi andare in classe a scomporre quanto visto.

Segnaliamo, poi, che a corredo della mostra c’è un catalogo di 178 pagine (in italiano e in francese) ove sono raccolte tutte le opere della mostra, con approfondimenti, una suggestiva lettera di Federico Fellini e alcuni passi de Il Paradiso di Dante. Il catalogo è acquistabile anche come pezzo separato rispetto alla mostra, e costituisce anche un particolare pezzo da collezione, realizzato grazie all’importante lavoro di ricerca della Mœbius Production – con i contributi di Isabelle Giraud (Direttore Editoriale Mœbius Production), Jean Michel Folon (Illustratore), Olivier Gal (Portait&Compagnie), Hervé Le Guyader (Professore di biologia evolutiva) – e del COMICON, andando a citare per ultimo (non certo per importanza) Claudio Curcio, che ne è il direttore generale.

Citiamo Claudio Curcio per ultimo, in realtà, proprio per concederci due righe atte a sottolineare che, sebbene lo spostamento (in senso fisico) della mostra ci porti ad allontanarci dalla nostra regione, il contributo necessario a realizzarla, a renderla così complessa e intrigante, e soprattutto a rendere così esplicativo il meraviglioso rapporto che Mœbius aveva con l’Italia tutta, è un contributo che deve necessariamente provenire da ogni parte della nostra penisola. Questo è un lavoro squisitamente italiano.

Su queste note di estrema positività circa un lavoro di celebrazione verso un artista genuinamente amato nel nostro paese, ci congediamo augurando ai lettori di cogliere ogni opportunità che abbiano a disposizione per godere dell’arte, nelle sue vaste ed intriganti forme.

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