Giustizia: fondamentale, storica, biblica. L’arte della giustizia, la giustizia nell’arte è una mostra che celebra la giustizia, disponibile al pubblico fino al 28 gennaio.
Fino al 28 gennaio sarà possibile accedere alla mostra al Palazzo Reale di Napoli “L’arte della giustizia, la giustizia nell’arte”.
La mostra, voluta fortemente dalla Regione Campania, la Scabec (Società Campania Beni Culturali), creata e approvata dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma, il Polo Museale dalla Campania, è diretta da Anna Imponente.
L’esposizione è visitabile nel Salone di Ercole, nel Palazzo Reale, ed è snodata in tre sezioni. In diciassette opere, si esplora la concezione della giustizia nel corso degli anni. Il punto di vista è quello iconografico, ma attraverso questa superficie artistica è possibile riconoscere anche l’evoluzione della giustizia nel corso degli anni. La prima sezione è dedicata a come nasce la Giustizia, a livello iconografico. La prima opera della sezione è quella di Cesare Ripa, iconografo e scrittore del ‘600. La successiva opera è quella di Cesare Gennari, con la sua “Allegoria della Giustizia”. L’opera di Ripa è una copia della Biblioteca Centrale di Roma, mentre quella di Gennari è un dipinto proveniente da Palazzo Corsini e Palazzo Barberini.
La seconda sezione riguarda la Giustizia dal punto di vista biblico. Un piccolo rame con l’Arcangelo Michele, la Trinità, e i sette Angeli di Anton Maria Viani (del XVI secolo) introduce alla sezione. Un’opera del Guercino, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma, si intitola “Ritorno del Figliol Prodigo” ed è una delle opere della sezione. Altre opere della sezione sono: il “Giudizio di Salomone” di Francesco Allegrini, la “Moneta del Fariseo” di Bartolomeo Schedoni, la “Madonna con il bambino e le anime purganti” di Filippo d’Angelo, “Cristo davanti a Caifa”, copia da Gherardo delle Notti.
L’ultima sezione è inerente ad alcuni dipinti raffiguranti personaggi diventati leggende. Sono visibili, tramite disegno, i roghi a cui furono condannati: Giordano Bruno, Beatrice Cenci, Michelangelo Merisi da Caravaggio. I disegni provengono dai quattro volumi dell’Archivio Storico di Roma. Giulia Silvia Ghia, che ha curato scientificamente la mostra, pubblicherà un catalogo con annessi testi di Elena Tassi, Adriano Prosperi, Vito de Nicola e Gianfranco Passalacqua.
Dove: Palazzo Reale (NA)
Quando: fino al 28 gennaio 2020
Costo del biglietto: sei euro