È irpina una delle autrici del nuovo singolo di Fiorella Mannoia, “Il peso del coraggio”, presentato a Sanremo 2019. Si chiama Marialuisa De Prisco ed è una cantautrice di Gesualdo (AV).
Il 6 Febbraio 2019, seconda serata della 69° edizione del Festival di Sanremo, Fiorella Mannoia si è esibita con “Il peso del coraggio”. Primo estratto del nuovo disco “Personale”, che uscirà nei prossimi mesi, è firmato da Erica Mineo (Amara) e Marialuisa De Prisco, cantautrice irpina. Così la comunità di Gesualdo festeggia con gioia il successo della sua autrice, che ha deciso di non lasciare la sua città, scegliendo di restare.
Marialuisa è un’artista senza dubbio degna di nota. È rientrata di recente tra i primi dieci autori al concorso nazionale della Universal a Genova, e nel corso della sua carriera da cantautrice ha partecipato a numerosi concorsi. Quello che prova per la musica è un amore viscerale che coltiva con passione ma anche con tanti sacrifici.
“Ci vuole tanto studio e tanta dedizione: è un continuo divenire di trasformazioni e accorgimenti. Questo sposta sempre l’asticella un po’ più in alto, e più si tenta di migliorare, maggiore è la capacità di esplorare se stessi e sempre più a fondo.”
Le parole del singolo “Il peso del coraggio” di Fiorella Mannoia sono piccole schegge affilate pronte a colpire i luoghi più profondi della nostra coscienza. Sono un monito contro l’indifferenza, contro quella cecità collettiva che fa voltare le spalle alla società quando si ritrova davanti problemi o richieste di aiuto. Sono un invito all’umanità, alla comprensione, all’empatia. Ma per essere umani, comprensivi, empatici ci vuole coraggio, e avere coraggio significa affrontare paure, ostacoli, angosce, difficoltà. Significa avere, durante tutto il proprio cammino, un macigno gravoso e logorante sulla propria schiena. Un peso che, però, è senza dubbio meno gravoso di quello lasciato dall’indifferenza, dalla perdita di umanità.
Il testo di “Il peso del coraggio”, il nuovo singolo di Fiorella Mannoia scritto da Amara e Marialuisa De Prisco.
“Sono questi vuoti d’aria
questi vuoti di felicità
queste assurde convinzioni
tutte queste convinzioni
a farci perdere.
Sono come buchi neri
questi buchi nei pensieri
si fa finta di niente
lo facciamo da sempre
ci si dimentica
che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
che ognuno ha i suoi diritti
ognuno ha la sua schiena
per sopportare il peso di ogni scelta,
il peso di ogni passo, il peso del coraggio.
E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite
che sono sempre meno le persone amiche
che non esiste resa senza pentimento
che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo
e ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono
che gli amori, anche i più grandi, poi finiscono
che non c’è niente di sbagliato in un perdono
che se non sbaglio non capisco io chi sono.
Sono queste devozioni
queste manie di superiorità
c’è chi fa ancora la guerra
chi non conosce vergogna
chi si dimentica
che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
che ognuno ha i suoi diritti
ognuno ha la sua schiena
per sopportare il peso di ogni scelta,
il peso di ogni passo, il peso del coraggio.
E ho capito che non serve il tempo alle ferite
che sono sempre meno le persone unite
che non esiste azione senza conseguenza
chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore?
E allora stiamo ancora zitti che così ci preferiscono
tutti zitti come cani che obbediscono
ci vorrebbe più rispetto, ci vorrebbe più attenzione
se si parla della vita, se parliamo di persone.
Siamo il silenzio che resta dopo le parole
siamo la voce che può arrivare dove vuole
siamo il confine della nostra libertà
siamo noi l’umanità
siamo in diritto di cambiare tutto e di ricominciare
ricominciare.
Ognuno ha in gioco la sua parte in questa grande scena
che ognuno ha i suoi diritti
ognuno ha la sua schiena
per sopportare il peso di ogni scelta,
il peso di ogni passo, il peso del coraggio.”