Nell’ultimo mese ben quattro le gare senza segnare degli azzurri, che contro Milan (campionato e Coppa Italia), Fiorentina e Torino non sono riusciti a segnare nonostante le molte occasioni da rete.

Dopo la vittoria in Europa League per 3-1 sullo Zurigo sembrava archiviato il periodo a reti inviolate del Napoli, forte anche del 3-0 sulla Sampdoria di inizio mese. Invece l’attacco partenopeo si schianta sul muro granata dell’ex Mazzarri che ha lasciato un ricordo vivissimo di se a Napoli col suo gioco difensivo e pragmatico che ha messo in mostra anche questo week end di Serie A.

Come successo a Firenze gli azzurri collezionano una mole enorme di palle goal soprattutto col centravanti Milik, che proprio come contro la Fiorentina si divora di tutto e di più. Per il polacco periodo di forma opposto a quello dello scorso dicembre in cui riuscì a portare a casa molte reti utili al Napoli per rimanere in scia alla Juventus, scia che ora sembra definitivamente persa col ritardo accumulato di ben tredici punti dai torinesi. Quello del Napoli sembra essere un campionato a parte con la Juve ormai lanciata verso l’ottavo titolo consecutivo e le pretendenti per la Champions a distanza di sicurezza, con l’Inter terza a sette punti di distacco (anche se i nerazzurri dopo la solita flessione di fine/inizio anno hanno rosicchiato già quattro punti al Napoli).

Se in Europa League tutto è andato per il meglio siglando tre reti in trasferta con lo Zurigo a firma di Insigne (quasi) ritrovato, Callejon e Zielinski, in campionato la rete è arrivata in sole due partite su cinque incontri contro Lazio (2) e Sampdoria (3) tra l’altro entrambe in casa. Quello che sembra palese è la poca lucidità sotto porta di Milik e Mertens, i due riferimenti avanzati dell’attacco napoletano. Per Milik tante le palle goal sciupate, col Toro sono arrivati almeno tre cross molto invitanti dalla sinistra sui quali uno la palla è stata svirgolata uscendo sul fondo, sul secondo di Fabian Ruiz in estirada l’attaccante è riuscito solo a sfiorarla e sul terzo tentativo fotocopia il tocco va più vicino alla porta, ma non entra ugualmente.

Oltre ai tap in mancati si sono presentate altre due occasioni nelle quali Sirigu si è fatto trovare pronto ma i tentativi dell’attaccante non sembravano irresistibili: Insigne lancia in contropiede Milik (perdendo un tempo di gioco per uno stop errato) e costringendolo al tiro dalla lunga distanza poco angolato e non troppo potente, pochi problemi per Sirigu che respinge, poi un batti e ribatti in area granata favorisce ancora Milik che di controbalzo scarica un sinistro sul primo palo che non impensierisce particolarmente Sirigu. Nessuna di queste occasioni è semplicissima ma un attaccante del calibro di Milik che ha dimostrato di avere la stoffa deve capitalizzarne quantomeno una.

Non solo Milik al centro del caso però, se l’attacco napoletano non gira quanto dovrebbe è anche a causa di Dries Mertens. Il folletto belga reinventato goleador da Sarri non sta affrontando il miglior periodo della sua esperienza a Napoli, con la rete che manca dal 29 dicembre col Bologna, quasi due mesi. Per lui contro il Torino una punizione dai trenta metri che sfiora il palo lungo ed esce, anche se Sirigu sembrava in traiettoria.

Un argine alla sterilità di Milik e Mertens è la ritrovata forma di Insigne e Callejon anche se lo spagnolo ha faticato a trovare la rete data la nuova collocazione a centrocampo. Per il neo capitano azzurro due reti ed un assist nel 2019 con l’ennesimo palo della stagione contro il Torino col solito tiro a giro sul secondo palo, imprendibile per Sirigu. La sensazione è che il Napoli stia faticando a scrollarsi di dosso quella stanchezza che le prime quattro dello scorso campionato stanno dimostrando, non riuscendo a trovare il guizzo finale dopo molte partite di grande intensità e con molte occasioni da rete. Per gli azzurri domani c’è il ritorno contro lo Zurigo in Europa League e poi il Parma, ma la settimana dopo c’è la sfida più attesa di tutte: Napoli – Juventus. Per allora, sarà meglio che Ancelotti riesca a trovare la soluzione per far tornare a pieno regime l’attacco.

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