L’Osservatorio è stato approvato con una delibera di giunta comunale, servirà a “monitorare i fenomeni di discriminazione territoriale”

Difendersi dai fenomeni di discriminazione territoriale, a Napoli è possibile, i napoletani scendono in prima linea per la tutela di un’identità, dei suoi pregi e dei suoi difetti, per la valorizzazione del bello, del vario, delle differenze. È il comune a dare l’annuncio. Nel capoluogo campano sorge l’Osservatorio “Difendi la Città”, un’unione di giornalisti, giuristi, intellettuali, personalità del mondo sportivo e sociale, che “avrà l’obiettivo di analizzare, monitorare e studiare i fenomeni di discriminazione territoriale nei confronti di Napoli e dei napoletani”.

Lo strumento istituito con delibera di giunta, su mozione del sindaco Luigi de Magistris, appoggerà e darà supporto alle attività promosse dallo sportello “Difendi la Città”, istituito nell’aprile 2017 dalla delegata Flavia Sorrentino, in occasione del progetto “Napoli Città Autonoma”, preposto alla tutela in Italia e nel mondo dell’immagine e della considerazione di Napoli e dei partenopei da falsi pregiudizi, stereotipi negativi e luoghi comuni.

“Negli ultimi due anni – afferma Flavia Sorrentino – con Difendi la Città, abbiamo registrato quasi un migliaio di segnalazioni relative ad offese e denigrazioni nei confronti della città e dei napoletani. Paghiamo gli effetti di una narrazione negativa di lungo corso che ha avuto ripercussioni sul suo sviluppo e ha spesso condizionato le scelte economiche della politica nazionale che ha penalizzato in molti casi un territorio considerato causa persa. Attraverso l’Osservatorio e il coinvolgimento diretto di professionisti, giornalisti, giuristi, intellettuali vogliamo contrastare il fenomeno a partire dalle sue origini socio-culturali e predisporre strategie e azioni di prevenzione e difesa del buon nome di Napoli“.
L’Osservatorio, retto dal sindaco o da un suo delegato, si comporrà di 20 membri vagliati e scelti mediante avviso pubblico, nominati dal sindaco, dei quali 12 apparterranno all’universo giornalistico, giuridico, sociale mentre ad 8 spetterà dimostrare, alla luce delle proprie inclinazioni ed esperienze personali, di vantare una vigorosa e pregnante motivazione nell’aderire e condividere le finalità e le strategie dell’Osservatorio.

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